USA: crollo nel numero dei mutui ipotecari. Un segnale anche al mercato immobiliare?

Sta succedendo qualcosa nel settore immobiliare USA, e in modo molto rapido. Nella seconda settimana di ottobre le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti sono crollate del 17% rispetto alla settimana precedente, estendendo il calo del 5,1% della settimana precedente, per registrare la più forte contrazione settimanale della domanda di mutui dal 2015, escludendo il periodo di volatilità senza precedenti all’inizio della pandemia di Covid.

Ecco il relativo grafico:

Il crollo del volume delle richieste di mutui è stato in linea con il forte aumento dei tassi ipotecari di riferimento, in quanto il forte rapporto sui posti di lavoro e i dati dell’inflazione USA hanno innescato aspettative di rinvio degli enetuali tagli dei tassi d’interesse negli USA e hanno alzato i rendimenti dei Treasury a lunga scadenza.

Se fino a qualche settimana fa si dava un po’ per scontato un nuovo taglio dei tassi prima della fine dell’anno, ora, alla luce di nuovi dati e di nuove informazioni, anche sulla decisione del ribasso dei tassi di settembra, un nuovo taglio sembra improbabile.

Questo ha portato quindi a una  forte diminuzione delle richieste dei mutui. Le richieste di rifinanziamento di un mutuo per la casa, legati solitamente alle ristrutturazioni, più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono crollate del 26%. Nel frattempo, le richieste di mutuo per l’acquisto di una nuova casa sono scese del 7%.

Questi dati influiranno sicuramente sul mercato delle costruzioni e immobiliare USA. Si tratta di vedere se siamo di tratta di un fenomeno passeggero o se durerà nel tempo, e, in questo secondo caso, potremmo assistere al calo dei prezzi immobiliari che molti si attendono.