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Economia

Un po’ di panico nella borse, come prevedibili. Le banche centrali interverranno?

L’indice ViX della volatilità alle stelle, i tassi dei titoli di stato che precipitano, tutto indica che la situazione è piuttosto seria. Può peggiorare ? Di sicuro, sse Federal reserve e BCE restano a guardare

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Per capire come stanno andando le cose faccio notare che, questa mattina, Downdetector segnavala che buona parte dei servizi di  trading online negli USA aveva dei problemi di connessione, chissà come mai…

Poteva andare peggio? Certamente, potevamo tornare al crash del 2008, a quel 16 settembre. Non ci siamo ancora, ma, se la Federal Reserve e la BCE continuano ad essere in vacanza, è anche possibile che ci ritorniamo.

Ricordiamo che la borsa giapponese ha effettivamente avuto una caduto che riporta al lunedì nero del 1987. Con il TOPIX che si è mangiato  tutto quello che aveva guadagnato dall’inizio dell’anno, in un colpo solo. Alla fine è bastata ritoccare i tassi di un nulla, dello 0,15% (dallo 0,10 allo 0,25%) e segnalare un cambiiamento di clima, per creare un disastro:

Le altre borse orientali hanno seguito, con minore intensità, Tokio. L’Europa ha seguito, anche se con intensità minore, ora tocca agli USA.

L’indice ViX che misura la volatilità e che è un ottimo indicatore anche della rischiosità è tornato alle stelle, ai valori massimi dal 2020, quando scoppiò il Covid e vi era il caos (fonte FT)

La fuga dalla borsa ha portato ad una fuga verso il rifugio sicuro, cioè verso i titoli di stato a stelle  e strisce, con i decennali che hanno visto precipitare i rendimenti:

Siamo anche qui tornati ai minimi di fine 2023. Intanto il Dow Jones industrial perde 900 punti circa:

Bisogna fasciarsi la testa? Chi lo sa , magari si, sicuramente questo è un bel campanello d’allarme, anzi è qualcosa in più: è il cestino della carta dell’ufficio che prende fuoco.

Di per se c’è molto da bruciare, ma sarebbe un disastro economico e politico. L’economia USA non sta brillando, i dati sull’occupazione non sono positivi, anzi segnalano recessione. Aggiungere un crash finanziario sarebbe un colpo molto duro, tra l’altro a tre mesi dalle elezioni.

Per l’Europa la situazione è perfino più drammatica: un crash finanziario non farebbe che accelerare la crisi industriale in corso.

Quindi la domanda è semplice: quando Federal Reserve e BCE  interverranno? Ogni giorno, anzi ogni ora che passa,  che passa rischia di essere troppo tardi. Sarebbe bello vedere una bella crisi finanziaria con il caos per strada nel Regno Unito e la campagna elettorale in corso, ma Jerome Powell e i suoi colleghi sono pronti a questa prospettiva ?

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