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Un grosso satellite europeo non funzionante sta per rientrare nell’atmosfera

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Un satellite europeo morto si schianterà sulla Terra alla fine di questo mese, in un rientro violento e non controllabile  che i suoi operatori monitoreranno attentamente.

Il veicolo spaziale in arrivo è il satellite European Remote Sensing 2 (ERS-2) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), lanciato in orbita terrestre nell’aprile del 1995 e che ha terminato i suoi compiti di osservazione della Terra nel settembre del 2011.

L’ESA ha iniziato a prepararsi per la distruzione di ERS-2 ancor prima che la sua missione primaria terminasse, effettuando 66 bruciature dei motori nei mesi di luglio e agosto del 2011. Queste manovre “hanno consumato il carburante rimanente del satellite e hanno abbassato la sua altitudine media da 785 km a circa 573 km per ridurre notevolmente il rischio di collisione con altri satelliti o detriti spaziali e per garantire che l’orbita del satellite decada abbastanza velocemente da permettergli di rientrare nell’atmosfera terrestre entro i prossimi 15 anni”, hanno scritto i funzionari dell’ESA in una FAQ sul prossimo rientro.

ERS-2 quando veniva preparato per il lancio

Secondo le FAQ, ERS-2 “è stato il più sofisticato veicolo spaziale per l’osservazione della Terra mai sviluppato e lanciato dall’Europa”. Al momento del decollo, pesava 2.516 chilogrammi. Ora, senza carburante, pesa circa 2.294 kg, ma comunque è un peso massimo fra i satelliti.

Di recente sono stati fatti precipitare sulla Terra oggetti molto più grandi. Ad esempio, lo stadio centrale di 23 tonnellate del razzo cinese Long March 5B precipita senza controllo circa una settimana dopo ogni decollo, una caratteristica di progettazione che ha attirato le ire dei funzionari della NASA e di altri membri della comunità spaziale.

Questi drammatici rientri si sono verificati tre volte negli ultimi tre anni; i veicoli Long March 5B hanno trasportato i tre moduli della stazione spaziale cinese Tiangong nell’aprile 2021, nel luglio 2022 e nell’ottobre 2022.

La caduta di ERS-2 è stata molto più lunga e si è sviluppata negli ultimi 13 anni. Ma ora il satellite è abbastanza basso da essere trascinato giù in tempi relativamente brevi dalla resistenza atmosferica e il processo non potrà che accelerare nei prossimi giorni. La caduta è incontrollata, in quanto ERS-2 ha finito il carburante anni fa per cui i razzi direzionali sono inutilizzabili. 

È troppo presto per prevedere dove e quando ERS-2 colpirà il grosso dell’atmosfera terrestre. Ci sono buone probabilità che rientri sopra l’oceano, dato che l’acqua copre circa il 70% della superficie del nostro pianeta, ma anche che, invece, colpisca la terraferma. Sarebbe ironico se colpisse la UE.

Secondo ESA il satellite dovrebbe spezzarsi al rientro nell’atmosfera, ma non è detto che si distrugga completamente. Per fortuna non ci dovrebbero essere materiali radioattivi o pericolosi a bordo.

E devi essere davvero molto sfortunato per essere colpito da uno di questi, o da qualsiasi altro pezzo di spazzatura spaziale, se è per questo.

“Il rischio annuale che un singolo essere umano venga ferito da detriti spaziali è inferiore a 1 su 100 miliardi”, scrivono i funzionari dell’ESA nelle FAQ. Si tratta di un rischio circa 65.000 volte inferiore a quello di essere colpiti da un fulmine.

L’ESA ci terrà aggiornati sul drammatico ritorno di ERS-2 sulla Terra nei prossimi giorni. Continuate a seguirci qui su Space.com: vi comunicheremo i dettagli più importanti, tra cui la possibilità o meno di vedere i resti del satellite che attraversano i vostri cieli.


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