Turchia: caos monetario dopo l’ultimo cambio all guida della Banca Centrale

Un mestiere a tempo determinato è quello di governatore della Banca Centrale Turca: in due anni siamo al quarto ricambio. Orban ha un rapporto non molto idilliaco con i propri governatori e, oserei dire, soprattutto con la realtà dei fatti economici.

La borsa d’Istanbul ha avuto la maggiore caduta dal 2013 per poi riprendersi leggermente.

Per calmare i mercati  Yigit Bulut, un consigliere senior di Erdogan, ha detto che la banca centrale avrebbe evitato  qualsiasi passo straordinario sotto il successore di Agbal, Sahap Kavcioglu. Ha anche ribadito la teoria della politica monetaria di Erdogan secondo cui l’elevata inflazione è causata da tassi di interesse elevati e non viceversa….

Tuttavia, sarà estremamente difficile ripristinare la fiducia degli investitori stranieri nel malconcio sistema finanziario del paese ora che la banca centrale è ufficialmente il giocattolo di Erdogan. Come osserva Reuters, sebbene martedì l’indice sia diventato brevemente positivo in condizioni di elevata volatilità dopo un calo iniziale, gli analisti hanno affermato che gli investitori stranieri stanno abbandonando le posizioni. Prendono i soldi e se ne vanno.

Intanto la lira va a picco, tornando ai minimi del 2020.

per impedire di speculare sulla Lira al ribasso gli interessi sono andati alle stelle, arrivando a toccare il 10 mila %, per poi attestarsi a un “Sano” 600%.

tutto questo accade perchè, dopo un lieve surplus (curva nera in negativo) nel 2018, le partite correnti turche sono tornate in deficit molto forte nel 2020, a causa del covid e della sparizione dei lauti flussi turistici che portavano anche moneta forte.

La Lira si è svalutata per riequilibrare il deficit di partite correnti, ma Erdogan, essendo un uomo forte, non può accettare una valuta troppo debole. La politica vince sull’economia e sulla logica. Sembra quasi l’Italia dell’Euro, a, come qui, qualcuno ne paga le conseguenze, in Turchia come in Italia…