Attualità
TRUMP INIZIA A FARE PIAZZA PULITA: nessuna pietà dopo la chiusura dell’impeachment
L’impeachement si è concluso in una bolla di sapone ed ora alla Casa Bianca è giunta l’ora delle pulizie. Al contrario di quello che accade in Italia, negli USA un trionfante Trump sta facendo cadere le teste dei suoi nemici, rivelatisi in questa occasione.
L’ambasciatore presso l’Unione Europea Gordon Sondland ha annunciato che presto verrà richiamato in patria, terminando quindi anticipatamente il proprio mandato. Sondland ha prima testimoniato che non c’era stato scambio fra Trump e Volodomyr Zelensky sul caso delle investigazioni su Biden, per poi cambiare idea ed affermare di aver avvisato un alto funzionario ucraino che sarebbe stato necessario un incontro diretto sulla materia. Precedentemente anche l’ex ambasciatrice in Ucraina, anche lei testimone contro Trump, aveva annunciato di ritirarsi dalle proprie cariche presso la Segreteria di Stato.
Poi è stata la volta di Alexander Vindman, il tenente colonnello dell’esercito che fungeva da membro dell Consiglio di Sicurezza Nazionale come esperto della situazione dell’Ucraina. Ormai è attestato che è stato lui a diffondere le versioni della chiamata fra il presidente ucraino e quello americano, mettendo in circolazione l’ipotesi del Qui pro Quo. Insieme a lui ha lasciato la Casa Bianca, scortato dalla sicurezza, il fratello gemello che si occupava del settore legale.
I fautori dell’impeachment hanno ovviamente una visione opposto: i gemelli Vindman sono due eroi che hanno rispettato il proprio giuramento di obbedienza alla Nazione e sui quali è caduta l’ira vendicatrice di Trump. Però in questa storia troppe persone hanno recitato troppe parte nella commedia, trippi hanno svolto dei doppi giochi, ed un Presidente non può permettersi di essere circondato da delle talpe. Trump ha fatto bene, anzi, è a giunto in ritardo.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.