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Trema Cannavaccioulo: stanno per applicare l’intelligenza artificiale al cibo per prevedere i gusti!
Una piccola rivoluzione potrebbe cambiare il mondo della cucina e dell’alimentazione, almeno di un certo tipo. Mars sta pianificando una collaborazione pluriennale con Pipa, una società di ricerca alimentare con intelligenza artificiale, per apportare miglioramenti alla salute del cibo con ingredienti più gradevoli di sapore.
Mettendo l’IA al centro di cibo, nutrizione e salute, il colosso dolciario vuole sbloccare nuovi cibi di alta qualità, ma dalle positive caratteristiche organolettiche. Le tecnologie di Pipa consentiranno anche a Marte di risparmiare tempo e denaro, poiché le sue tecnologie di intelligenza artificiale consentono la previsione dei sapori con “pannelli sensoriali virtuali”, consentendo la creazione di profili sensoriali senza sperimentazione.
“Il prossimo decennio vedrà un cambio di paradigma nel modo in cui comprendiamo il cibo, i suoi effetti sulla nostra salute e benessere“, afferma il dott. Ilias Tagkopoulos, fondatore di Pipa e direttore dell’AI Institute of Next Generation Food Systems (AIFS) presso l’Università della California.
“La triplice mappatura dell’atlante molecolare del cibo, sfruttando metodi computazionali che imparano dai dati e alimentando un ecosistema che traduce le scoperte in pratica, crea la tempesta perfetta per un’interruzione senza precedenti e ci avvicina di un passo all’Ippocratico ‘lascia che il cibo sia tuo medicinale’.” Come pensa di ottenere questo la società di AI? Utilizzando un ampio database che mescola dati medici e da pubblicazioni scientifiche, studi clinici e set di dati omici, cioè derivanti dalla genomica e da altre scienze assimilabili. Per accelerare la sperimentazione di nuovi prodotti si utilizzerà la AI per simulare il sapore dei singoli prodotti, rendendo quindi superflui, o secondari , i sistemi di screening randomizzato dei prodotti, cioè quei test in cui fanno assaggiare prodotti a persone scelte a caso per poter avere poi un feedback sulla qualità dei prodotti.
I laboratori Pipa AI cercano di identificare i prodotti bi-attivi e quindi di capire come interagiscono con i singoli. Quindi cercano, praticamente, di prevedere quale gusto avrà il prodotti finale attraverso l’intelligenza artificiale e l’analisi dei database. Il prodotto viene quindi simulato dalla AI e quindi, alla fine, quando la soluzione è ottimale, viene testato dal vero. In pratica la AI fa quello che fanno, mentalmente, gli Chef. Potenzialmente questa AI potrebbe anche battere Cannavacciuolo per produrre dei piatti ottimi e salutari, oppure produrrà delle porcherie. Perchè la AI, in fondo, esamina solo dei dati, non assaggia i cibi.
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