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TRASPARENZA FISCALE? NON IN EUROPA!!

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Mentre in Italia si sparla di manette agli evasori, all’estero giocano a creare i paradisi fiscali ed a mantenerli segreti. Come riportato dal Guardian 12 paesi, fra cui l’Irlanda, il Lussemburgo e malta hanno votato contro una norma che avrebbe imposto alle multinazionali di rivelare dove dichiarano i propri utili nella UE e quanto questi utili vengono colà tassati.

Una norma che era stata proposta dal Consiglio dei Ministri dell’Unione e che invece ha avuto il voto contrario di:

  • Lussemburgo,
  • Malta,
  • Ciprus,
  • Lettonia,
  • Slovenia,
  • Estonia,
  • Austria,
  • Repubblica Ceca,
  • Ungheria,
  • Croatia,
  • Irlanda

Quindi i Paesi che avrebbero voluto quella norma, Francia Italia e Spagna in testa (la Germania si è astenuta, per non scoprire quanto evadano le sue società…) se ne faranno una ragione, il tutto alla faccia delle norme di bilancio, della correttezza sociale e fiscla,e e della fratellanza europea. Anche la OSCE si era pronunciata a favore di questa norma, ma non è bastato a convincere i paradisi fiscali.

L’Irlanda, dove si paga dal 6,25% al 11%, si è fortemente opposta soprattutto dopo che il consigliere dell’IFAC, l’ente irlandese di consulenza fiscale, ha fatto notare che senza questa attrattiva si sarebbe persa la domiciliazione di multinazionali come APPLE, DELL, MICROSOFT, GOOGLE e FACEBOOK.

Il bello che, mentre in Italia il motto di Conte è quello di mandare il galera gli evasori che non dichiarano centomila euro, si permette tranquillamente ad evasori per centinaia di milioni di farla franca. Questa è l’Italia di Conte e l’Europa di Von Der Leyen.

 


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