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Texas: a 15 giorni dalla fine dell’obbligo delle mascherine, nessun aumento dei casi

Dopo la fine dell’obbligo di mascherina in Texas cala il numero dei casi

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Dopo due settimane di revoca del mandato di mascheramento e di apertura delle attività commerciali a pieno regime, il Texas non sta assistendo a un’ondata di nuovi casi COVID-19. Anzi se il giorno 11 marzo superavano i 5400 casi ora siamo sotto 5000.

Il governatore repubblicano  Greg Abbott,  aveva emesso un ordine esecutivo (pdf) che è entrato in vigore il 10 marzo per allentare le restrizioni COVID-19. Sebbene il mandato di maschera statale del governo sia stato revocato, le singole imprese erano ancora in grado di “limitare la capacità” o imporre mandati di maschera a propria scelta.

Bisogna anche però ricordare che ad Austin e nella contea di Travis, i residenti di 10 anni o più devono ancora indossare una maschera fuori dalla loro casa dopo che un giudice distrettuale ha rifiutato di concedere al procuratore generale Ken Paxton un ordine restrittivo che avrebbe posto fine a un mandato sulla maschera applicato dai funzionari della città di Travis e Austin . Presto però sapremo se anche questa città sarà liberata o meno.

Il Texas Department of State Health Services (DSHS) ha pubblicato ieri su Twitter che il Texas ha registrato una diminuzione media di sette giorni nel numero giornaliero di nuovi casi, ricoveri e decessi.

 

Chiaramente vi è anche un effetto delle vaccinazioni, così come di altre misure di sicurezza sanitaria, ma intanto è un dato di fatto che l’eliminazione del divieto d’indossare ovunque le mascherine  non ha avuto nessun effetto sui contagi, come prevedibile anche sulla base di diverse ricerche scientifiche. Nonostante questo l’annuncio di Abbott era stato accolto con quasi rabbia dai governatori democratici che appoggiano il blocco.


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