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Texas: +25% di entrate fiscali grazie a petrolio e inflazione. La crisi li avvantaggia
Le entrate fiscali in Texas sono cresciute del 25,6% per l’anno fiscale 2022 fino ad agosto, secondo gli ultimi dati sulla riscossione delle imposte rilasciati dal Controllore dei Conti Pubblici dello Stato, Glenn Hegar.
La raccolta fiscale per l’anno fiscale 2022 fino ad agosto è stata di 77,2 miliardi di dollari, battendo le previsioni della Certification Revenue Estimate di quasi 841 milioni di dollari, secondo i dati.
Dal 1988, la crescita del gettito fiscale di tutti i fondi ha superato a due cifre l’anno fiscale precedente solo cinque volte. E anche in quel caso, gli aumenti sono stati solo tra il 10 e il 13%. L’aumento del 26% registrato nell’anno fiscale 2022 fino ad agosto è quasi il doppio dell’aumento maggiore registrato dal 1988.
In un comunicato stampa del 1° settembre, Hegar ha attribuito l’aumento delle imposte sulle vendite alla crescita economica e all’inflazione. Poiché la domanda rimane forte, sia i privati che le imprese continuano a pagare prezzi elevati per i beni, ha sottolineato.
Gli incassi dell’imposta sulle vendite tendono a salire durante i periodi di alta inflazione. L’indice dei prezzi al consumo (CPI) a 12 mesi, una misura dell’inflazione annuale, è rimasto al di sopra del 7% per ogni singolo mese del 2022, raggiungendo un picco del 9,1% a giugno.
L’inflazione era all’1,4% solo nel gennaio 2021, quando il Presidente Joe Biden è entrato in carica. In un sondaggio recentemente pubblicato dal Dallas Morning News e dall’Università del Texas a Tyler, il 48% degli intervistati ha attribuito a Biden e al Congresso la responsabilità dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita.
Il Texas non ha un’imposta sul reddito delle società o un’imposta statale sul reddito, il che significa che lo Stato dipende in larga misura dalle imposte sulle vendite per le sue entrate. L’imposta sulle vendite rappresenta il 56% di tutte le entrate fiscali del Texas ed è la principale fonte di finanziamento del governo. Quindi l’inflazione ha un effetto immediato sugli incassi fiscali.
Anche il petrolio ha però avuto il suo peso: “La forte crescita del mese di agosto è dovuta alle entrate del settore estrattivo del petrolio e del gas, che sono aumentate di quasi l’80% rispetto a un anno fa”, ha dichiarato Hegar nel comunicato.
“Gli incassi dei settori edile, manifatturiero e del commercio all’ingrosso hanno registrato una crescita a due cifre per il nono mese consecutivo, a dimostrazione del fatto che le imprese dello Stato continuano a spendere bene”.
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