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Terre rare: le società occidentali vogliono un prezzo maggiorato per produrle

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Alcune aziende provenienti da Australia, Canada e Germania stanno cercando di ottenere prezzi maggiorati, premium, per i metalli rari e critici di propria produzione,  mentre intendono contribuire a ridurre la dipendenza dell’Occidente dalla Cina nel mercato dei minerali chiave, fondamentale per far avanzare la transizione energetica. Questa notizia, riportata da Reuters, mette in evidenza che la rottura della dipendenza strategica dalla Cina e dalla Russia per metalli e terre rare viene ad un prezzo.

Aclara Resources, quotata in Canada e che sta sviluppando un progetto relativo ai minerali delle terre rare in Cile, sta discutendo con i produttori per un prezzo premium come parte di un accordo a lungo termine.
“I controlli sui minerali strategici (da parte della Cina) continuano ad aumentare, non sorprende se le terre rare saranno le prossime”, ha detto a Reuters Ramon Barua, amministratore delegato di Aclara Resources.

Anche l’australiana Ionic Rare Earths, la tedesca Vacuumschmelze e la società mineraria canadese Neo Performance Materials stanno discutendo piani simili per ottenere prezzi premium per i loro prodotti, sempre secondo quanto riportato da Reuters.

I governi occidentali cercano disperatamente di ridurre la loro forte dipendenza dalla Cina per i minerali chiave. L’Europa e gli Stati Uniti stanno incoraggiando la fornitura di materiali di provenienza locale o simili da nazioni amiche.

La Cina, da parte sua, ha un ruolo fuori misura nella catena di approvvigionamento globale di tecnologie energetiche pulite, il che porta con sé un’altra serie di preoccupazioni sulla sicurezza energetica a causa delle catene di approvvigionamento altamente concentrate geograficamente sia per la tecnologia che per i minerali critici, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA).
Ulteriori restrizioni commerciali da parte della Cina e l’escalation degli attriti tra Cina e Occidente potrebbero rallentare la transizione energetica a causa del dominio cinese in diverse catene di approvvigionamento chiave di minerali e tecnologie. Ciò aumenterà il conto già molto alto che le industrie e i governi devono sostenere per garantire la fornitura di componenti chiave per far avanzare la transizione dai combustibili fossili.

Gli analisti vedono anche lo sviluppo del ruolo dei paesi nordici, in particolare Groenlandia, Norvegia, Svezia e Finlandia, come una fonte cruciale di approvvigionamento per le nazioni occidentali.

Il mese scorso, il Finnish Minerals Group ha affermato che due minerali del gruppo delle terre rare sono stati trovati in Finlandia per la prima volta in quello che potrebbe essere un impulso alla fornitura europea di minerali critici necessari per la transizione energetica.


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