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Tassi di interesse e termini: cosa sapere

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Banconote Euro (© Depositphotos)

L’ambito dei prestiti personali è piuttosto variegato, con proposte di diverso tipo fatte dagli istituti di credito e che si differenziano per vari aspetti, tra cui tassi di interesse e altri termini del contratto,come durata, importo massimo concedibile, destinazione e finalità.

La maggior parte di questi finanziamenti sono a titolo oneroso, vale a dire che sono gravati da interessi e da altre spese; i primi rappresentano la voce di costo principale di ogni prestito e il loro ammontare dipende da tre fattori: capitale richiesto, durata del finanziamento e tasso d’interesse.

La richiesta di un prestito personale può essere dettata da numerose motivazioni, ma a prescindere da ciò, è necessario tenere presente che si tratta di un impegno rateale che inciderà per un certo periodo di tempo sul proprio bilancio personale e quindi non deve essere preso sottogamba poiché un ritardo nel rimborso o addirittura un’insolvenza sono circostanze che pesano sul proprio merito creditizio, un indice che serve a valutare l’affidabilità di un soggetto che richiede un finanziamento.

Analizziamo quindi le varie caratteristiche dei prestiti, così da conoscere più da vicino questi prodotti finanziari.

Prestito personale: il tasso di interesse

Il tasso di interesse è una delle voci più importanti di un contratto di finanziamento. Nei prestiti personali, di solito è fisso; ciò significa che esso non potrà subire variazioni per tutta la durata del contratto; non sarà quindi influenzato dalle variazioni, in basso o in alto, del costo del denaro come invece accade nel caso dei mutui a tasso variabile.

Il cliente, di conseguenza, fin dall’inizio del contratto conosce l’ammontare degli interessi che andrà a sborsare. Ciò consente una più precisa pianificazione finanziaria.

Parlando di tassi applicati a un prestito si deve doverosamente fare una distinzione tra TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Il primo è un indice che fa riferimento ai soli interessi, mentre il TAEG considera non solo gli interessi, ma anche tutte le altre spese come per esempio quelle di istruttoria, le imposte ecc. Noto anche come ISC, Indice Sintetico di Costo, il TAEG fornisce una precisa indicazione del costo percentuale di un finanziamento; è quindi molto utile per effettuare confronti tra varie proposte. Sotto questo punto di vista è più utile del TAN.

Prestito personale: gli altri termini del contratto

Il tasso di interesse è sicuramente una voce importante in un contratto di prestito, ma lo sono anche gli altri termini.

Uno di questi è l’importo massimo richiedibile; non c’è una cifra standard, esso dipende infatti dalle varie proposte e dai vari istituti bancari. Fondamentale è richiedere una cifra che possa essere rimborsata senza affanni.

Altro termine da considerare è la durata; quando si pensa di richiedere un prestito, è sempre opportuno valutare attentamente la sua durata perché essa incide sull’importo della rata mensile; se questa risulta eccessiva per la propria capacità di rimborso, si hanno due opzioni: ridurre l’importo richiesto oppure allungare la durata del prestito. I prestiti personali hanno spesso durate molto lunghe, fino ai 10 anni.

Un’altra considerazione che si deve fare è relativa alla destinazione; in linea di massima, se si è maggiorenni e residenti in Italia, chiunque può richiedere un prestito. Vi sono però anche prestiti personali destinati soltanto a specifiche categorie, come per esempio la cessione del quinto dello stipendio, opzione specifica per i dipendenti pubblici e privati, e la cessione del quinto della pensione, destinata soltanto ai pensionati.

L’altro punto da considerare, infine, è la finalità. I prestiti personali si dividono infatti in finalizzati e non finalizzati; i primi vengono concessi per una specifica finalità (tipico esempio il finanziamento auto offerto dalle concessionarie automobilistiche), mentre i secondi si caratterizzano per il fatto che il richiedente potrà utilizzare il denaro ricevuto per qualsiasi scopo senza dover rendere conto all’istituto di credito di come utilizzerà quanto ricevuto


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