Attualità
Per chi suona la campana
Tsipras ha vinto, ha vinto troppo. I risultati del referendum greco son stati clamorosi e suonano la campana per molti. Un risultato così clamoroso ostacola in effetti le possibilità di mediazione e chiarisce quali siano ormai i termini politici della questione. Prima di tutto bisogna dire che non occorreva essere ne nobel ne geni per capire che una politica a base di ricette restrittive che abbassavano i PIL non avrebbe risolto il problema del rapporto Deficit Pil per i paesi con problemi di bilancio, ripresentando in ripetizione la richiesta di altri “sacrifici” ed altre “riforme”per far tornare i conti. Che l’avere imposto una casta politica addomesticata ed arrendevole alle folli richieste della finanza e della Germania avrebbe provocato prima o poi reazioni di rigetto alla politica dell’Unione ed alla stessa Unione( i cosiddetti Populismi) . Ora da buoni apprendisti stregoni i registri di questa politica pensano che isolando la Grecia, facendogliela pagar cara di evitare altre ribellioni. Perché bisogna capire che qui il problema è politico non economico. E’ stata politica la scelta di non prendere atto che il debito della Grecia non era esigibile e quindi di tagliarlo drasticamente in partenza, di non stimolare al contempo scelte produttive e non un taglio generalizzato delle spese. In una situazione recessiva, come hanno testimoniato Zapatero e gli americani, la volontà era di punire la Grecia non di aiutarla.
E così per ragioni politiche andranno avanti, ormai non hanno scelta se la Grecia sopravvive alla ribellione altri seguiranno.
Ma veniamo all’Italia. Renzi si è rivelato per quel che è, un servo senza dignità della Merkel, un piccolo Quisling fanfarone allineato sulle posizioni del più forte. Ma il problema è che non è il solo e non è stato il solo. Dai tempi di Monti l’Italia è commissariata dalla Troika e nonostante che le ricette imposte si siano rivelate fallimentari (il deficit è cresciuto , la disoccupazione è aumentata , la produzione crollata, suicidi economici a catena e disperazione) si è continuato imperterriti ,a l di là delle chiacchiere, ad andare avanti nella stessa direzione. Perché “ce lo chiede l’Europa”. L’Europa ci chiede le riforme, ma che riforme ci chiede? L’accentramento del potere nell’esecutivo che non deve più rispondere a nessuno al di là di ogni discorso di equilibrio costituzionale? Badate bene non sto nemmeno parlando della Nostra Costituzione Sacra ed Inviolabile secondo i suoi esegeti, che magari ne usano lo spirito e le parti migliori come carta igienica come quando cantano “Oh Bella Ciao” donando alle banche i soldi dei cittadini italiani. No! Secondo ogni costituzione dai tempi di Montesqueu il problema dell’equilibrio dei poteri è CENTRALE!.
Ci chiede di far sacrifici? Ed anche qui però c’è qualcosa di strano! In un paese in cui i dirigenti son i più pagati del mondo e gli stipendi netti degli altri i più bassi dell’Europa occidentale e industriale. Non mi risulta che i privilegi della Casta siano entrati nel mirino dei governi mandati dalla Troika al di là delle parole: sono state forse tagliate le spese del Quirinale ( che costa 4 volte la Regina d’Inghilterra e 12 volte la Presidenza Tedesca) gli stipendi della Camera o del Senato ( dove un parrucchiere o un usciere prende 10000 euro al mese) quelli di Bankitalia?, Le superpensioni di dirigenti e magistrati? Gli stipendi dei dipendenti delle sedi centrali delle assicurazioni ( che prendono 3 -4 volte lo stipendio di quelli che fan lo stesso lavoro nelle sedi periferiche?) L’Italia dei privilegi non ha fatto nessun sacrificio e l’euro ha permesso che le sue rendite (spesso in crescita) fossero garantite anche a livello internazionale. Guarda caso l’Italia dei Privilegi è stata sentinella inflessibile della UE , dell’Euro ; moralizzatrice seria e severa a fianco dell’Adolfa contro i greci spreconi, mentre tradiva il proprio paese. La verità è che l’Italia è governata da una classe dirigente ricattabile ed in vendita che persegue con pervicacia mascherata di ipocrisia i propri interessi . In fondo nulla di nuovo c’è sotto il sole, l’Impero romano, quando doveva dopo al conquista assoggettare una paese, cooptava la sua casse dirigente coprendola di lussi, di privilegi, di piaceri in modo che aiutasse ad assoggettare il resto della popolazione. Si capisce bene in questa angolazione la posizione di Davide Sassoli (PD) che dice che non bisogna far decidere il popolo. Peccato che l’Impero romano portasse anche strade, acquedotti,canalizzazioni, migliori rese agricole, teatri, insomma qualche miglioramento alla qualità della vita del resto della popolazione, l’Unione Europea sta distruggendo la qualità della vita in mezza Europa invece. Per questo prevedo che se la Grecia sopravvivrà la bandiere della ribellione alla UE ed alla Germania sventolerà presto su altri paesi . Crollato l’Euro e questa Europa della Germania e dei Banchieri forse se ne potrà farne un’altra, speriamo un po’ migliore, perché spesso i popoli sono migliori dei loro governanti.
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