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Star del tennis abusata da ex Vice-Premier cinese, ma Pechino mette il bavaglio informatico

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Un potere assoluto, in un sistema in cui il web e i social sono il principale strumento d’informazione, può cancellare anche il più vergognoso degli scandali che coinvolga il vertice politico, e questo fatto sta avendo plastica rappresentazione in Cina.

La ex numero uno del tennis doppio e star sportiva cinese di primaria visibilità, Peng Shuai, ha accusato l’ex vice premier cinese Zhang Gaoli, di aver abusato di lei alcuni anni fa, il tutto in un post Weibo apparso sull’account ufficiale verificato della tennista. Un’accusa durissima che però è rimasta visibile online solo per un’ora, prima di essere cancellata. Zhang Gaoli è stato membro del Comitato centrale del Politburo sino alla pensione nel 2018 e braccio destro del primo ministro Li Keqiang.

Peng non ha risposto, o non ha potuto rispondere, alle richieste di commentare il proprio posto. Inoltre nel post stesso affermava di non poter mostrare prove oggettive delle violenze subite. Comunque il suo nome è andato alle stelle fra quelli citati nelle ricerche in Cina, anche dopo la cancellazione del post di denuncia. Weibo e Tencent, che gestisce WeChat, non hanno risposto alle richieste di commento.

Le molestie e le aggressioni sessuali sono state per anni raramente affrontate in pubblico in Cina fino a quando una sorta di  movimento #MeToo è iniziato nel 2018, quando una studentessa universitaria di Pechino ha accusato pubblicamente il suo professore di molestie sessuali. La richiesta di una maggiore tutela delle donne si è poi diffusa su ogni livello.

L’hashtag  contenente il nome di Peng Shuai è andato alle stelle martedì scorso, con oltre 20 milioni di visualizzazioni, per poi crollare quando un bel passaggio della censura ha cancellato sul sito Weibo tutti i post relativi. Alla fine basta poco per mettere a tacere le accuse sul web: basta cancellarle tutte.

All’inizio di mercoledì, le ricerche del nome di Peng su Weibo non hanno prodotto risultati e le discussioni sull’argomento sono state bloccate. Agli utenti di WeChat e QQ, un’altra app di chat, è stato impedito di inviare gli screenshot l’uno all’altro. Fine dei problemi etici…

Tutto questo dovrebbe farci ragionare: in un mondo in cui tutto è social, basta un semplice click per mettere tutto a tacere. Qualsiasi scandalo, qualsiasi sopruso, qualsiasi violenza scompaiono perché così vuole il potere. isogna salvaguardare prima di tutto la propria libertà di comunicazione, senza la quale siamo ciechi e muti.

Ora chissà se le varie Cirinnà e Boldrini e Argento attaccheranno frontalmente Pechino…

 


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