Economia
Spagna ferma import di petrolio dal Venezuela: Trump stringe le sanzioni
La Spagna azzera le importazioni di petrolio dal Venezuela ad aprile, dopo le sanzioni di Trump che bloccano Chevron e Repsol. La Cina compensa il calo, fino alle sanzioni secondarie USA

La Spagna non ha importato petrolio greggio dal Venezuela nel mese di aprile, in vista della scadenza fissata dagli Stati Uniti a maggio per la cessazione delle attività degli operatori stranieri nel Paese sudamericano, secondo i dati ufficiali spagnoli pubblicati venerdì. La Repsol non vuole rischiare, e le promesse sanzioni secondarie per gli acquirenti di oro nero sudamericano fanno paura.
All’inizio di quest’anno, le importazioni spagnole di petrolio greggio dal Venezuela sono aumentate di quasi il 60% a gennaio e febbraio rispetto allo stesso periodo del 2024.
La grande compagnia energetica spagnola Repsol è stata una delle numerose società straniere, tra cui anche la statunitense Chevron e l’italiana Eni, autorizzate dall’amministrazione Biden a operare in Venezuela e a esportare il greggio verso le raffinerie in sostituzione dei pagamenti da parte della compagnia petrolifera statale venezuelana PDVSA.
L’amministrazione Trump ha affrettato i tempi per stringere le maglie sull’industria petrolifera venezuelana e sulle esportazioni di petrolio, revocando la licenza a Chevron e alle società europee per esportare greggio dal Paese sudamericano, che detiene le maggiori riserve mondiali di petrolio greggio.
Il Tesoro degli Stati Uniti ha revocato la licenza alla compagnia petrolifera francese Maurel & Prom per operare in Venezuela e non consente più alle aziende di ricevere petrolio dalla PDVSA in sostituzione dei pagamenti.
La spagnola Repsol era una delle major straniere che beneficiava di una deroga per ricevere greggio venezuelano, poiché PDVSA cercava di ripagare il proprio debito tramite forniture di greggio.
Tuttavia, l’amministrazione Trump non ha prorogato alcuna deroga e ha ordinato alle società, tra cui Chevron, di cessare le operazioni in Venezuela entro il 27 maggio.
In risposta, all’inizio di aprile PDVSA ha revocato le autorizzazioni alla multinazionale statunitense Chevron per caricare ed esportare greggio dal Venezuela, a seguito dell’inasprimento delle sanzioni dell’amministrazione Trump sulle esportazioni di petrolio venezuelano e dei dazi sui suoi acquirenti di petrolio. Quindi ora il Venezuela esporta solo in paesi come quelli asiatici, ma con trasbordi in mare o tramite flotta ombra. Sino a quando gli USA non decideranno di applicare seriamente le sanzioni secondarie.
Nonostante le sanzioni statunitensi, le esportazioni di petrolio greggio del Venezuela sono rimaste invariate a maggio rispetto ad aprile, poiché l’aumento delle spedizioni verso la Cina ha contribuito a compensare il forte calo delle vendite autorizzate dagli Stati Uniti.
Secondo documenti interni della PDVSA e dati di monitoraggio delle navi, il mese scorso il Venezuela ha spedito 779.000 barili al giorno di greggio e prodotti raffinati, in leggero calo rispetto ai 783.000 barili al giorno di aprile.
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