Analisi e studi
Spagna. In una cattiva giornata arriva anche l’annuncio della disoccupazione in crescita
Crescita sensibile della disoccupazione in Spagna, sia nei valori assoluti, sia in percentuale. La crescita che sinora ha spinto Madrid inizia a rallentare

Oggi non è una buona giornata per la Penisola Iberica, colpita da un pesante blackout. Il tasso di disoccupazione in Spagna è salito all’11,36% nel primo trimestre del 2025, in aumento rispetto al 10,61% del trimestre precedente, segnando il livello più alto in un anno e superando le aspettative del mercato del 10,7%.
Il numero dei disoccupati è aumentato di 193.700 unità, raggiungendo i 2,789 milioni, mentre l’occupazione è diminuita di 92.500 unità, attestandosi a 21,76 milioni. Nel frattempo, la popolazione attiva è cresciuta di 101.200 unità, raggiungendo i 24,55 milioni.
La disoccupazione è aumentata per entrambi i sessi, con 77.200 uomini disoccupati in più e 116.500 donne disoccupate in più. Il tasso di disoccupazione femminile è salito di 0,88 punti percentuali al 12,72%, mentre quello maschile è aumentato di 0,61 punti al 10,14%.
Per nazionalità, la disoccupazione è aumentata di 147.900 unità tra gli spagnoli (compresi i cittadini con doppia nazionalità) e di 45.800 tra gli stranieri. La perdita di posti di lavoro ha interessato tutti i settori: servizi (+124.900), industria (+21.100), edilizia (+13.700) e agricoltura (+4.500).
Ecco il relativo grafico:
Questo dato riporta la Spagna nell’Europa della stagnazione economica, dove la crescita è sempre più un sogno. Il fatto di condividere la lingua con il Sud e Centro America aveva sinora aiutato la crescita della Spagna (alla faccia di chi ritiene che si possano creare dei mercati comuni senza una cultura comune), ma evidentemente ora pesaa di più l’essere parte di un’Europa che non cresce. Anche Madrid deve normalizzarsi.
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