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Società tedesco/canadese construirà iinnovativo reattore nucleare in Ruanda entro tre anni

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Il primo reattore nucleare dimostrativo Dual Fluid al mondo dovrebbe essere costruito e sviluppato in Ruanda, a seguito di un accordo firmato tra il Rwanda Atomic Energy Board (RAEB) e Dual Fluid Energy Inc., una società leader nel settore della tecnologia nucleare canadese-tedesca. Paradossalmente una società tedesco/canadese costruirà  un reattore nucleare proprio mentre la Germania ha rinunciato a questa energia.

Il motivo, esplicitato dagli imprenditori, è semplicissimo: in Ruanda hanno trovato una località disponibile e un governo amico, come ha confermato Gozt Ruprecht, CEO di DualFluid:

“Il motivo per cui Dual Fluid ha scelto di investire in Ruanda è la sua governance altamente favorevole e il suo contesto imprenditoriale che ha già attratto importanti attori internazionali. Il nostro reattore dimostrativo dimostrerà che un modo migliore e molto più efficiente di generare energia nucleare è possibile e alla portata del prossimo futuro”, ha aggiunto.

I reattori nucleari sono il cuore di una centrale nucleare. Contengono e controllano le reazioni nucleari a catena che producono calore attraverso un processo fisico comunemente noto come “fissione”. Quel calore viene utilizzato per produrre vapore che fa girare una turbina per creare elettricità.

Il reattore Dual Fluid vuole implementare una tecnologia nuova: invece delle barre di combustibile, un reattore Dual Fluid contiene due fluidi circolanti: uno trasporta il combustibile e l’altro estrae il calore. Questo concetto “ridefinisce completamente l’energia nucleare”, afferma la start-up. Il principio Dual Fluid consente di utilizzare il combustibile nucleare “fino a cento volte meglio rispetto agli attuali reattori ad acqua leggera”, mentre la “temperatura operativa di 1000°C consente nuove applicazioni termiche”.

Temperature così elevate garantiscono un’alta efficienza, e la migliore capacità di sfruttare il materiale fissile viene a permettere una fortissima riduzione nella quantità di rifiuti nucleari da smaltire. La promessa è quella di ridurre a una minima frazione il materiale da immagazzinare successivamente per lungo termine.

Ecco uno schema di funzionamento di un reattore Dual Fluid,

Il reattore nucleare dimostrativo dovrebbe essere operativo entro il 2026 e i successivi test della tecnologia Dual Fluid dovrebbero essere completati entro il 2028.

In base all’accordo, il Ruanda ha accettato di fornire il sito e l’infrastruttura, mentre Dual Fluid si assumerà la responsabilità dell’implementazione tecnica del progetto.

Ugualmente vantaggioso sarà il fatto che gli scienziati ruandesi riceveranno una formazione pratica nel campo della tecnologia nucleare.

“Per soddisfare la crescente domanda di energia della sua popolazione, per stimolare lo sviluppo del suo settore industriale e per costruire un’economia che sia resiliente ai cambiamenti climatici, il Ruanda sta guardando all’energia nucleare da aggiungere al suo mix di generazione di energia già esistente, “, ha affermato Fidel Ndahayo, amministratore delegato della RAEB.

Ha aggiunto che lo sviluppo è anche nello spirito della strategia del Paese di rimanere una destinazione “prova di concetto” per accelerare l’integrazione di tecnologie innovative.

Attraverso questa strategia, il Ruanda ha stabilito partenariati di cooperazione strategica con aziende start-up coinvolte nella progettazione e nello sviluppo di tecnologie per piccoli reattori nucleari modulari.

Tecnologia senza incidenti

Secondo Ndahayo, la tecnologia a doppio fluido ha caratteristiche di progettazione di sicurezza nucleare che la rendono esente da incidenti. La tecnologia produrrà quantità relativamente inferiori di rifiuti radioattivi che saranno gestiti in modo sicuro in linea con gli standard di sicurezza internazionali esistenti sulla gestione dei rifiuti radioattivi. Inoltre il reattore si presenta come intrinsecamente sicuro, perché qualsisi incidente interrompe immediatamente il pompaggio del combustibile.

Si tratterà di piccoli reattori nucleari (SMR) per cui, per impianti più grandi, sarà possibile installare un numero maggiore di reattori, o sarà possibile collocare piccoli reattori in prossimità di impianti nucleari.

Fondata nel 2021, Dual Fluid mira a realizzare un tipo completamente nuovo di fissione nucleare basato su combustibile liquido e refrigerante al piombo che potrebbe aumentare esponenzialmente le prestazioni dell’attuale energia nucleare.

I nuovi reattori potranno essere utilizzati per produrre elettricità, idrogeno e combustibili sintetici a costi inferiori a quelli dei combustibili fossili.

Götz Ruprecht, CEO di Dual Fluid: “Il tempo è un fattore critico per la nostra tecnologia. Dopo anni di riparazioni dettagliate e di miglioramento teorico del concetto, ora siamo convinti di aver trovato un partner ideale per la prima realizzazione della nostra tecnologia innovativa”, ha affermato.

L’Africa diventa nucleare in tempi brevissimi, mentre l’Europa si dibatte nella crisi energetica, Germania in testa.

 

 


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