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Euro crisis

Siamo tutti Parassiti! O forse no? Viaggio nelle cause della CRISI.

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Prendo spunto dall’interessante articolo di Rischio Calcolato Dobbiamo Stare Uniti per Spazzarli Via. L’autore scrive:

Loro sono i parassiti, ovvero chiunque a qualunque titolo percepisca un privilegio o un reddito che non si frutto di rischio e lavoro ovvero quando esiste una palese sproporzione fra il valore di ciò che si produce e quanto si percepisce come compenso

Senza dubbio condivisibile: un discorso, comunque, gia’ sentito tante volte, che individua nei “Parassiti” il problema essenziale dell’Italia. A questo punto, e’ bene porsi qualche domanda.

Parassita_cane

1) CHI SONO I PARASSITI? Parrebbe che lo siano TUTTI.

La quasi totalita’ degli italiani, associa al Parassita, la Casta, i Politici, le grandi imprese sussidiate, i sindacati, i boiardi, i burocrati, i Pensionati d’Oro. Troverebbe consenso quasi unanime anche l’associazione al Parassitismo dei malavitosi. Ma poi, i giudizi iniziano a divergere. Qualcuno definirebbe parassiti molti Lavoratori nel Pubblico Impiego, i Giornalisti, i Magistrati, Lavoratori nel settore privato Sindacalizzati e protetti dall’articolo 18. Altri definirebbero parassiti larghissima parte dei Pensionati, che spesso percepiscono assegni piu’ elevati della contribuzione versata. Altri ancora associerebbero il parassitismo ai Giovani sfaticati, mantenuti dai genitori, ed incapaci di trovare un impiego. Altri, farebbero associazioni geografiche, associando il parassitismo agli abitanti del Meridione o di Roma. Altri collegherebbero il parassitismo agli Immigrati che delinquono, evadono e mandano le rimesse all’estero. Qualcuno associerebbe i parassiti ai Religiosi. Una fetta non irrilevante degli italiani associa il Parassitismo agli evasori, e piu’ in generale ai Professionisti, Imprenditori e Lavoratori autonomi. Molto popolare e’ anche l’associazione al parassitismo di Banchieri e chi lavora generalmente nel settore finanziario, ed addirittura chi ha proprieta’, Risparmi o Rendite. Popolarissima e’ l’associazione di parassitismo a personaggi di successo, siano essi un Calciatore, un Marchionne o un presentatore televisivo. A

In conclusione, non esiste italiano che non sia Parassita per qualche altro Italiano. Ed il bello e’ che larga parte di questi parassiti, sono definibili tali, proprio con una definizione analoga a quella data da Funny King nell’articolo di cui sopra.

 

2) L’ITALIA, NEL SUO INSIEME, E’ PARASSITA? Parrebbe proprio di NO.

Se andiamo a vedere alcuni dati complessivi, del sistema paese, pubblico e privato, si deduce facilmante che gli Italiani, nel loro complesso, sono tutt’altro, che un popolo parassita. Ne cito alcuni, ma potrei citarne infiniti (seguendo la definizione in calce all’articolo, adattata all’intero paese):

  • L’Italia da’ alla UE 6 miliardi all’anno di contributi in piu’ di quelli che riceve
  • L’Italia, ha un attivo commerciale manifatturiero (cioe’ legato ad attivita’ di trasformazione connesse al lavoro, e non alla fortuna di avere sotto i propri piedi giacimenti di idrocarburi) pari al 7% del PIL, uno dei valori piu’ elevati al mondo.
  • L’Italia ha uno dei valori piu’ elevati al mondo di Patrimoni Privati (e notoriamente i Patrimoni sono connessi alla costanza ed entita’ dei risparmi, e quindi allo spendere meno di quanto di percepisce, in sintesi all’essere “formichine”)
  • L’Italia ha un ammontare complessivo di debiti pubblici + privati, piu’ alto solo della Germania tra i grandi paesi d’europa

 

3) Ma se l’Italia nel suo complesso NON e’ una nazione parassita, come fanno gli Italiani ad essere massivamente tali?

Evidentemente siamo troppo severi con noi stessi nel giudicarci vicendevolmente. Sembra una nazione, dove l’asino dice al bue, “quanto sei brutto!”. Questo non significa che vi sono situazioni evidenti anche ad un cieco di parassitismo intollerabile. Ma nel suo insieme, l’Italia non e’ una nazione parassitaria. Tra l’altro non e’ una nazione che gode di alcun privilegio e reddito significativo legato ad attivita’ non connesse al proprio lavoro (tipo privilegi strategici, rendite connesse a ricchezza del sottosuolo o all’enormita’ del suo territorio, rendite connesse alla propria partecipazione all’Unione Europea o ad associazioni internazionali, etc).

 

4) Il Parassita era individuato come causa di ogni male, e dunque “Nemico interno”, anche nel passato? Certamente

Pensate a qualche decennio fa (ma anche piu’ recentemente). Una parte dell’Italia, considerava centrale la lotta al nemico interno, individuato nello “Sfruttatore parassita“: i Padroni (imprenditori) e i reazionari (le classi borghesi). L’altra meta’ del paese considerava “sobillatori parassiti” gli operai eccessivamente sindacalizzati, i (fancazzisti) sessantottini, gli intellettualoidi, etc.

Pensate ai film di “Fantozzi“: erano un’immane “presa per i fondelli degli Italiani nel loro insieme”, dal “megadirettore siderale” agli “impiegati sfaticati. Anche 40 anni fa esisteva il “mito” del “parassitismo” generalizzato.

 

5) L’Italia, nel suo insieme, rispetto a 20-30 anni fa, sta meglio o peggio? Certamente sta peggio

20-30 anni fa, la Disoccupazione in larga parte del paese era quasi inesistente. L’Italia aveva una crescita economica e produttiva pari o superiore (a partire dagli anni 50) a quella media europea, mentre oggi arranca, ed e’ di gran lunga la grande nazione europea con andamento del PIL e produzione maggiormente negativo tra tutte le grandi nazioni europee.

 

6) Negli ultimi 20-30 anni, il parassitismo e’ aumentato o e’ calato?

La risposta dipende da “CHI” pensiate siano i parassiti. In ogni caso negli ultimi 20-30 anni l’evasione e’ calata. Analogamente, pochi ricordano che negli anni 70 ed 80 c’erano ondate di scioperi martellanti. Nel paese c’erano “carrozzoni” immensi (basta pensare alle Poste o alle Ferrovie o all’IRI, ciascuna con centinaia di migliaia di addetti) imbottiti di parassiti. C’era chi andava in pensione a 40 anni, e comunque la normalita’ era andare a 50-55 anni. La corruzione era a livelli certamente non inferiori a quelli elevatissimi attuali.

 

7) La crisi sistemica e l’impoverimento dell’Italia e’ legata al parassitismo interno?

Premesso che:

  • 20-30-40 anni fa l’Italia cresceva piu’ del resto d’europa ed oggi perde l’1-2% del PIL ed il 2-2,5% di produzione industriale all’anno, ininterrottamente da 18 anni

E considerato che:

  • L’evasione 20-30-40 anni fa era superiore ad oggi
  • La Casta, i parassiti nella PA, le inefficienze c’era pure 20-30-40 anni fa tali a quali ad oggi
  • L’erogazione di pensioni era infinitamente piu’ allegra di oggi, mentre oggi e’ la piu’ severa del Mondo (ovviamente permane una situazione pregressa pesantissima, che l’andamento demografico traduce in maggiore spesa)
  • 20-30-40 anni v’era un numero ben maggiore di addetti in carozzoni statali rispetto ad oggi

E’ onestamente difficile dal punto di vista logico, individuare nel “parassitismo”, comunque lo si definisca, la causa primaria di un “collasso economico sistemico”.  Complessivamente il “parassitismo”, comunque lo si definisca, s’e’ ridotto o e’ rimasto inalterato. Ha avuto effetti sull’incremento della spesa pubblica, in connessione, al moltiplicatore demografico, ovviamente. Ma i “mali” legati al parassitismo c’erano 20-30-40 anni fa, esattamente come esistono oggi, e tali mali erano di un livello maggiore rispetto ai nostri partners allora, come oggi. Ma ell’epoca l’Italia marciava economicamente, oggi e’ in una spirale di impoverimento micidiale.

 

8) Solo l’Italia e’ in Crisi? No, anche altre nazioni europee, magari prive di “orde” di parassiti, ma tutte che adottano l’Euro

E’ innegabile cio’. La crisi negli ultimi anni ha colpito una serie di nazioni, che non hanno in comune tutte quante un qualche parametro usato in associazione al parassitismo (evasione, spesa pubblica, deficit pubblico, casta, etc), ma hanno in comune il fatto di adottare tutte l’EURO come valuta, e di aver avuto un esplosione dell’indebitamento privato negli ultimi anni. La Spagna o l’Irlanda avevano un Debito Pubblico ed una spesa pubblica e tassazione ben inferiori alla Germania, e sistemi burocratici accettabili, caste non particolarmente penose, eppure sono state coinvolte in crisi rovinose, ed erano sostanzialmente prossime al fallimento, ed hanno triplicato il numero di disoccupati. Cio’ e’ causato dai “parassiti”? No di certo, non lo direbbe nessuno con un minimo di logica. La causa e’ “sistemica”, e per l’Italia vale analogo discorso.

 

Conclusioni

La lotta al parassitismo e’ doverosa. Va ridotta la spesa non efficiente, ridimensionata la casta, ridotti i privilegi. Va anche ridotta l’evasione fiscale (magari usando metodi intelligenti ed incentivanti e non le follie repressive usuali). E certamente fare cio’ aiutera’ la Nazione. E lo dice qualcuno che ha impiegato molto tempo per predisporre proposte specifiche a riguardo (le trovate QUI).

Ma chi pensa che l’eliminazione del parassita, del nemico interno, possa far riprendere questa nazione interrompendo il declino, ed ignora o sottovaluta che l’Italia e’ in una CRISI SISTEMICA, connessa primariamente al fatto di essere inserita in un sistema, quello dell’EURO, che semplicemente e’ l’unico vero cambiamento all’interno del continente europeo, negli ultimi 20-30-40 anni, compie un errore di sottovalutazione del problema, oppure (se persona preparata) lo fa scientemente (ed infatti, costoro, ben si guardano da presentare analisi numeriche grafiche complete capaci di dimostrare che il male primario del paese sia il Parassita A o il Parassita B, ma si lanciano in omelie morali) .

Il parassitismo spiega questa curva? Non mi pare proprio. Idem per 100 altre curve.

sapir

Il buon Renzi parla di “fare i compiti a casa”, eliminando una buona dose di parassiti. Ovviamente, anche se riuscisse in cio’, l’Italia continuera’ beatamente a perdere PIL e produzione industriale ed Occupazione rispetto all’Europa Centrale.

Infine, a me sta bene “eliminare i parassiti”, ma interessa ancor di piu’ uscire dalla crisi sistemica che vive l’Italia, e a voi?

 

GPG


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