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Si suicida in carcere altro presunto complice di Jeffrey Epstein

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Secondo  il quotidiano francese Le Parisien, l’ex agente di modelle Jean-Luc Brunel è stato trovato morto in custodia. Il 74enne francese, presunto scout di ragazze a beneficio di Jeffrey Epstein, era stato incriminato nel dicembre 2020 per “stupro di minori” e “molestie sessuali”. L’accusa era quella di aver fornito a scout parte delle ragazze implicate nel suo giro di prostituzione minorile.

L’indagato era stato inoltre indagato per “tratta aggravata di esseri umani a danno di vittime minori a scopo di sfruttamento sessuale” tema su cui aveva prestato anche testimonianza.

Secondo il giornale, il settantenne è stato trovato morto per essersi impiccato la scorsa notte nella sua cella nel carcere della salute di Parigi. È stato trovato intorno all’una di notte durante la pattuglia notturna. Non poteva essere rianimato, ha detto una fonte della prigione. Questo mostra un’incredibile somiglianza con quanto successo a Jeffrey Epstein, trovato morto impiccato nella sua cella nella prigione della FBI a Manhattan.

Ovviamente verrà aperta un’indagine per risalire alle cause della morte  affidata al 3° distretto di polizia giudiziaria. La sua morte in questo caso significa l’estinzione dell’azione pubblica, a meno che non siano coinvolte altre persone. quindi niente più indagini in Francia sul giro di squillo minorenni e, soprattutto, sui clienti delle élite che vi erano implicati. Esattamente come è accaduto per il caso Epstein, questi suicidi permettono di mettere sotto silenzio una vicenda dai risvolti mai completamente chiariti. Appare impossibile che poi un giro redditizio come quello messo in atto da Epstein, con l’aiuto di Ghislane Maxwell, sia messo a tacere. Attualmente solo la Maxwell è viva.


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