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Si intensifica la crisi greco-turco-cipriota. Europa non pervenuta, nonostante gli interessi in ballo

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Il Mediterraneo orientale continua ad essere un’area contesa ed al limite del clonflitto bellico, ma questa volta la Siria non c’entra. Tutto si gioca sui bacini di gas natural che si trovano a sud di Cipro, in quella che viene considerata l’area di interesse esclusivo di Nicosia.

Ricordiamo che l’Isola, membro della UE e della NATO, è ridivisa in due parti, con quella nord occupata dalla Turchia e, teoricamente, indipendente sotto forma di una repubblica che è riconosciuta solo dalle autorità di Ankara. Sulla base di questo diritto, o meglio non diritto, internazionale la Turchia pretende di poter sfruttare una parte di questi depositi, attualmente in concessione a diverse compagnie occidentali, fra cui Eni, Exxon e Total.

 

Erdogan ha necessità assoluta di questi depositi per migliorare la prpria bilancia commerciale, ed ha iniziato ad operare utilizzando lo strumento che preferisce: la Forza. La scorsa primavera le navi militari turche hanno scacciato una nave da esplorazione ENI dall’area 7, che come 456 sono “Reclamate” dalla Turchia, che ora ha inviato una sua nave da prospezione geologica e sismica nel quadrante 4, ai limiti dei confini con al Grecia.

La Barbaros Hayed ha violato i confini ciprioti e greci comunemente riconosciuti e questo non è rimasto senza reazioni da parte greca. Atene ha mandato nella zona la fregata Nikoforos Fokas, e la Turchia ha risposto inviando due sue fregate. Cipro non ha di suo una forza navale sufficiente a difendere le proprie pretese, perchè la marina cipriota è limitata ad alcune navi da pattuglia , anche se pare che siano stati ordinati altri vascelli in Francia, comunque inadeguata contro una fregata turca.

La NATO è disarmata in questa situazione, perchè il conflitto coinvolge tutti paesi che ne sono parte. Nonostante gli interessi dal lato cirpriota siano essenzialmente europei non si vede nessuna volontà di intervento unitario. Dovrebbe essere nei nostri interessi strategici assistere i nostri tradizionali alleati in quel quadrante, ma per ora non si vede muovere nulla.

 


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