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SI DIMETTE IL MINISTRO COSTA: SIAMO SICURI CHE GENTILONI DURERA’ QUEST’ESTATE?

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E fuori uno: il Ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa di Alternativa Popolare guidato da Angelino Alfano, ha rassegnato le dimissioni per “conflitto tra mio ruolo e mio pensiero”. E’ molto probabile che nelle prossime ore qualche altro membro del governo prenda la stessa decisione…

Ma ormai è guerra in seno alla politica italiana. Ma soprattutto guerra all’interno nel PD stesso dove Renzi ancora non si capacita, dopo essere stato disarcionato dallo sganassone referendario, di essere precipitato a livelli da zero virgola nel termometro del gradimento degli italiani. Insomma Gentiloni si guardi dagli “amici”, perché la spada di Damocle che pende sul governo potrà presto cadere sulla sua testa e questo “grazie” agli “amici” e agli “amici degli amici”.

Non basta infatti a Gentiloni aver driblato in zona “Cesarini” il trappolone teso da Renzi sul voto di fiducia sullo ius soli che gli avrebbe sicuramente fatto passare l’estate sotto l’ombrellone in compagnia della famiglia leggendo i giornali, ma di una situazione generale che sta sfuggendo di mano.

Emergenza migranti insostenibile con una UE completamente assente, situazione economica disastrosa nonostante i proclami di ripresa che come unico effetto stanno irritando ancora di più i cittadini esasperati e campagna elettorale già aperta, che si preannuncia aspra come mai nella Storia della Repubblica, rendono la vita difficile a questo governo di fine legislatura.

Ma siamo sicuri che Gentiloni riesca a rimanere in sella per molto? E’ estremamente probabile che se il suo governo continuerà a perdere pezzi dopo le dimissioni di Costa, sarà costretto a salire sul Colle per rimettere il suo mandato, magari dopo una verifica parlamentare dove si prenderà atto che non esiste più una maggioranza.

A questo punto Mattarella (a cui onor del vero Renzi non è mai andato a genio) avrà due opzioni: o ridare l’incarico allo stesso Gentiloni che proverà a terminare la legislatura con un governo bis (piuttosto con quale legge elettorale si andrà a votare?) o affiderà l’onere al solito “governo tecnico” con la speranza di non riesumare dinosauri dagli armadi (il riferimento a noti personaggi della politica è volutamente non casuale). Oppure una via di mezzo nell’utilizzare formalmente Gentiloni ma per un governo composto da tecnici per far concludere la legislatura.

Un governo che si spera abbia la forza e il coraggio di affrontare il problema migranti senza la sudditanza mortificante della UE e che riconosca ufficialmente che la situazione economica è al limite del collasso.

Se così sarà il PD avrà qualche piccola attenuante quando nei libri di Storia si scriverà che mai come loro un partito politico ha svenduto il Paese per nulla se non per misere e temporanee glorie personali del momento!

Antonio M. Rinaldi


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