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Secondo i francesi a tutelare l’ambiente sono gli agricoltori, non gli ecologisti. I manifestanti si dirigono verso Parigi

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Secondo un sondaggio dell’Istituto CSA per CNEWS, Europe 1 e JDD pubblicato sabato 27 gennaio, un francese su due (il 49% degli intervistati) afferma di fidarsi più degli agricoltori che degli ambientalisti quando si tratta di difendere la natura e l’ambiente.

Nel bel mezzo di uno sciopero, quasi il 49% dei francesi ha fiducia negli agricoltori quando si tratta di proteggere la natura e l’ambiente. Il 26% degli intervistati ha fiducia negli ecologisti, mentre il 25% non ha alcuna opinione, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Istituto CSA per CNEWS, Europe 1 e JDD, pubblicato questo sabato.

Nel dettaglio, gli uomini sono più propensi a riporre la loro fiducia negli agricoltori, con il 50% degli intervistati che vota
Tra gli intervistati di età superiore ai 50 anni, gli agricoltori sono ancora più popolari, con quasi il 54% dei voti. Al contrario, gli under 35 sono più divisi sulla questione. Il 30% di loro non ha un’opinione, mentre il 43% ripone fiducia negli agricoltori, contro il 27% degli ecologisti.

Le comunità rurali sono le più preoccupate

Gli intervistati che vivono in comunità rurali (meno di 2.000 abitanti) ripongono la loro fiducia soprattutto negli agricoltori (57%). Questa maggioranza è rappresentata anche nelle città più densamente popolate, in particolare tra gli intervistati dei comuni con un numero di abitanti compreso tra 20.000 e 99.999 (51%).

Tuttavia, nell’area metropolitana di Parigi, le opinioni sono più contrastanti. Infatti, il 39% degli intervistati ritiene che gli agricoltori siano più adatti a difendere la natura e l’ambiente, il 34% non ha un’opinione e il 27% preferisce gli ambientalisti.

Per quanto riguarda le classi sociali, gli intervistati sono stati unanimi e la stragrande maggioranza ha votato a favore degli agricoltori: il 40% di coloro che appartengono alle categorie socio-professionali più alte (con il 27% degli intervistati che non ha espresso un’opinione), il 56% di coloro che appartengono alle categorie socio-professionali più basse e il 50% di coloro che non fanno parte della forza lavoro.

La sinistra crede nell’ambientalismo, la destra negli agricoltori

I risultati del sondaggio variano molto in base alla vicinanza politica. A sinistra, gli intervistati vicini a Europe Écologie – Les Verts hanno logicamente votato in modo schiacciante a favore degli ecologisti, con il 70% dei voti rispetto al 21% degli agricoltori. Tra i sostenitori della France insoumise, il voto è stato più contrastante, con il 43% che ha preferito dare fiducia agli agricoltori e il 42% agli ecologisti.


Una tendenza che si è completamente invertita a destra. Gli agricoltori hanno ottenuto l’84% dei voti tra gli intervistati vicini al partito di estrema destra Reconquête, contro appena il 5% degli ecologisti. Statistiche simili valgono per gli intervistati che sostengono il Rassemblement National. Il 68% di loro ha votato a favore degli agricoltori, il 9% per gli ecologisti e il 23% non ha espresso alcuna opinione.

Anche al centro la tendenza è a favore degli agricoltori, con il 45% degli intervistati a favore, rispetto al 20% degli ecologisti.

Continuano le proteste, il ministro degli interni interviene

Intanto continuano le proteste degli agricoltori  e il ministro degli interni Demarnin ha dato il via a un dispositivo di sicurezza per difendere gli aeroporti parigini e il centro di distribuzione all’ingrosso, sempre alla perferia di Parigi, di Rungis.

Gli agricoltori hanno minacciato una sorta di “Assedio di Parigi” la cui durata è fra i cinque giorni e il tempo indeterminato. Intaanto vengono bloccati e distrutti i prodotti stranieri, come in queste immagini da Narbonne

 

E la polizia viene fermata, per ora, a suon di letame

In Francia si può distruggere tutto, tranne che Parigi, per cui vedremo come reagirà il governo nei prossimi giorni

 

 


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