Attualità
SE ANCHE LE AUTORITA’ DANNO I NUMERI. (di Nino Galloni)
Le autorita’ monetarie europee parlano di inflazione negativa: si chiama deflazione. Dicono che la ripresa appare piu’ lenta del previsto: vuol dire che non c’e’ ripresa. Draghi parla della necessita’ di maggiori investimenti, ma quali?
Se non c’e’ la ripresa e siamo in deflazione chi oltre lo Stato puo’ ricominciare a fare investimenti? Ma lo Stato potra’ farlo solo se si cambia modello e si torna a Keynes… anche ad una sua brutta versione con meno tasse e non meno investimenti. Ma non c’e’ nulla di cio’ sui tavoli europei anche se Renzi lo propone e si potrebbe fare solo se saltasse il banco!
La volatilita’ delle borse e’ sistemica: gli speculatori grandi, grandissimi e piccolini ragionano tutti allo stesso modo. Le attuali tecnologie consentono un risparmio di risorse maggiore del tasso di crescita delle economie. Conseguentemente i saggi di profitto flettono con i prezzi e c’e’ deflazione.
La massa dei debiti e dei titoli tossici risulta pari a 54 volte il pil mondiale: si emettono titoli nuovi sui titoli carta straccia ma le banche centrali emettono moneta che tiene in vita il cadavere. Fino a che le banche centrali continuano a pompare sangue nel cadavere il sistema non salta; l’economia reale risulta del tutto avulsa da tutto cio’; ma non si riesce a risolvere – senza un modello alternativo a quello corrente – il problema di un’occupazione che cala nei comparti ad elevate intensita’ di capitale e redditivita’ e non cresce in quelli ad alta intensita’ di lavoro.
Nino Galloni
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