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Scoperto il mondo di dimensioni simili alla Terra più vicino a noi

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Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, gli scienziati hanno misurato le dimensioni di un piccolo esopianeta distante appena 22 anni luce, confermando che si tratta del mondo delle dimensioni della Terra conosciuto fino ad oggi più vicino al nostro sistema solare.

Chiamato LTT 1445Ac, gli scienziati hanno scoperto per la prima volta il pianeta l’anno scorso e ora hanno osservato più da vicino il mondo mentre passava davanti al suo sole, una piccola stella nana rossa, in un evento celeste noto come transito che permette di notare i pianeti come variazione della luce della stella principale.

Sulla base delle loro scoperte, pubblicate come nuovo studio su The Astronomical Journal, sembra che l’esopianeta sia un mondo roccioso come il nostro, con un diametro 1,07 volte quello terrestre, sebbene con una massa di circa 1,37 volte quella terrestre, la sua gravità superficiale è un po’ più in alto e una densità leggermente maggiore.

Da lì le sue caratteristiche divergono ulteriormente dal nostro mondo. Caso in questione, la sua temperatura superficiale è di ben 500 gradi Fahrenheit, circa 260 Celsius, escludendo qualsiasi reale speranza di vita potenziale o abitabilità.

Oggetti trascurati

Gli esopianeti sono difficili da trovare e ancora più difficili da osservare in dettaglio. Sono piccole rispetto alle stelle e non emettono luce propria, rimanendo in gran parte nascoste nell’oscura distesa dell’universo.

Per vederli, gli astronomi si affidano principalmente a un evento celeste noto come transito, ovvero quando un pianeta passa tra il nostro telescopio terrestre e una stella. Ciò provoca un calo nella luce della stella e, se siamo abbastanza fortunati, i nostri scienziati possono catturarlo in azione, consentendo agli astronomi di catalogare un altro mondo che altrimenti sarebbe passato inosservato.

Quando LTT 1445Ac fu scoperto per la prima volta, i ricercatori utilizzarono il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA per osservarlo. Il telescopio spaziale ha fatto il suo lavoro effettuando la scoperta, ma non era abbastanza potente da fornire dati conclusivi.

Osserva il pascolo

I ricercatori temevano che ciò che TESS osservava fosse un “transito radente”, nel senso che l’esopianeta fosse praticamente al confine dell’atmosfera della stella, praticamente sfiorandola. Questo avrebbe reso la misurazione praticamente impossibile dalla Terra. Per questo si è utilizzato il telscopio spaziale Hubble che è riuscito ad effettuare la necessaria misurazione.

Dato che è entrato in azione il molto più evoluto James Webb è possibile che, in un futuro non troppo lontano, potremo vedere un pianeta delle dimensioni simili alla terra nella cosiddetta “Fascia maginca” dove le consizioni sono tali da poter sostenere la vita.

 


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