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Scienziati cinesi scoprono una famiglia di proteine che accelerano l’invecchiamento cellulare

Un nuovo studio cinese viene a indagare nelle interazioni fra i meccanismi dell’invecchiamento cellulare, e una serie di proteine, fra cui le sirtuine e la PAPPA.

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Gli scienziati hanno recentemente scoperto che un aumento del livello di una proteina nota come PAPPA – proteina plasmatica associata alla gravidanza di tipo A, sollecitata ulteriormente da una famiglia di proteine di segnalazione – le sirtuine – è un fattore comune dell’invecchiamento in diversi tipi di cellule umane.

I ricercatori dell’Istituto di Zoologia dell’Accademia Cinese delle Scienze e dell’Istituto di Genomica di Pechino hanno condotto lo studio guidato da Liu Guanghui, Qu Jing e Zhang Weiqi.

I ricercatori hanno a lungo dubitato dell’influenza di PAPPA sull’invecchiamento, ma ora hanno confermato che questo elemento non funziona da solo, ma è accentuato ulteriormente dalla sirtuine. Lo studio è stato pubblicato su Developmental Cell

La funzione delle Sirtuine

Le proteine sirtuine che guidano l’invecchiamento sono indispensabili per regolare il metabolismo e i processi cellulari. Esistono sette di queste proteine, normalmente indicate come SIRT1-7.

Inoltre, lo studio ha anche riportato che la carenza di una qualsiasi delle sette sirtuine ha portato ad un invecchiamento cellulare accelerato.

Quando una sirtuina non è nella quantità corretta, apre la strada al movimento di PAPPA. Questo ha portato a un’espressione genica anomala, innescando la senescenza cellulare quando le cellule smettono di dividersi.

Lo studio ha condiviso nuove intuizioni sul processo di invecchiamento, evidenziando in particolare il ruolo di PAPPA. Sebbene sia stata identificata per la prima volta come una delle quattro proteine che si trovano ad alti livelli nel plasma delle donne in gravidanza, la funzione della PAPPA è rimasta sconosciuta per decenni, come riporta il South China Morning Post.

I livelli di PAPPA nel nuovo studio sono stati osservati come notevolmente più alti nel plasma di una persona anziana, rispetto a una giovane. Lo studio ha sottolineato che questa proteina potrebbe servire come potenziale biomarcatore dell’invecchiamento umano”.

Gli scienziati hanno esaminato le sirtuine con l’obiettivo di studiare se la restrizione calorica rallenta o meno il processo di invecchiamento, ma ora si tratta di valutare come le sirtuine agiscono sulle cellule bersaglio e come interagiscono con PAPPA. Ci sono delle ipotesi ma ora si apre un filo di studi nuovo sull’invecchiamento cellulare.

Connessioni tra le sirtuine e i potenziali geni bersaglio

“Questo risultato fornisce nuovi spunti per chiarire il meccanismo della senescenza delle cellule staminali umane e offre nuovi indizi e idee per valutare e intervenire nell’invecchiamento”, si legge nel documento.

Le osservazioni degli scienziati li hanno portati a studiare un’architettura cromatinica 3D. “Abbiamo stabilito connessioni tra le sirtuine e i potenziali geni bersaglio, informando così lo sviluppo di strategie di intervento sull’invecchiamento”, hanno dichiarato gli autori nello studio.

All’inizio di novembre, l’Accademia ha intrapreso un’altra ricerca particolarmente incentrata sull’invecchiamento. Hanno annunciato la scoperta di un gruppo unico di cellule che circondano i motoneuroni nel midollo spinale e che potrebbero potenzialmente accelerare il processo di invecchiamento.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista peer-reviewed Cell, pubblicata il 13 marzo 2024.


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