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Schauble impone all’Italia Loris Karius come portiere della nazionale azzurra “E’ l’unico che può farvi tornare grandi in Europa”

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Dopo il veto su Paolo Savona al MEF per il bene dell’EUropa, anzi per il nostro “bene” (ovvero per interesse tedesco), ecco la Germania intervenire di nuovo a gamba tesa sull’Italia. Il mastropaperaio tedesco Loris Karius, il teutonico portiere che ha fatto perdere la Champions al Liverpool – ma che ha salvato la pelle al Papa, visto che quando vincono la Champions i Reds di norma ne muore uno -, viene promosso d’ufficio dall’ex ministro Wolfgang Schuable (sempre prodigo di consigli non richiesti) come il futuro portiere della Nazionale italiana al posto di Buffon. “È l’unico modo per l’Italia, se vuole tornare grande nel calcio in EUropa….”

Dunque cari concittidini, voi capite la malcelata celia di cui sopra (per i tedeschi: stavo scherzando!), che però punta a farvi riflettere: mentre quella su Karius è semplice ironia di chi scrive, grave e pesante verità è il fatto che si sono invece mosse ufficialmente varie rappresentanze tedesche in Italia per mettere un indebito veto su Paolo Savona al ministero di economia e finanza.

Vi faccio meditare su un fatto: quando Francia e Germania decisero di portare con se l’Italia nella fallimentare [per l’Italia] avventura dell’euro, dopo l’eurotassa di Amato vennero presi accordi tra Paesi, alcuni dei quali rimasti segreti (è una sorta di prassi negli affari strategici, comportando che parte di accordi restino “non pubblici”, ndr). Certo, se una parte di tali accordi erano e sono favorevoli per l’Italia questo è ormai andato nel dimenticatoio, molto probabilmente sono giusto serviti per mantenere solida la posizione di Mario Draghi a capo della BCE che nel caso si guarderebbe bene dal commentarli. C’è però un problema e questo si chiama Paolo Savona, l’unico alto rappresentate della Banca d’Italia che partecipò ai tempi alle trattative per l’entrata nell’Europa – o comunque ne venne dettagliatamente informato – ancora in vita. Savona è dunque un bene nazionale, da preservare.

Pensate che l’uscita a mezzo stampa del di fatto veto tedesco ha fatto intervenire a supporto nazionale addirittura la nostra ambasciata a Berlino, la stessa che nel 2015 si scopri’ veniva indebitamente spiata dagli 007 tedeschi, altro esempio di ingerenza germanica nei confronti dell’Italia (i tedeschi proprio non vogliono capire che gli italiani ben difficilmente saranno mai loro sottoposti….).

Tale approccio, certamente anti convenzionale, spiega molto bene l’altrimenti ingiustificato quasi terrore tedesco per l’ultra ottantenne Savona. Ed anche il vero terrore di Mario Draghi, da sempre considerato in Banca d’Italia un ineguagliabile arrivista (un po’ come Mario Monti, ma almeno il presidente della BCE è molto intelligente…). Immaginatevi se a breve giro dovessimo scoprire che una delle clausole segrete dell’entrata dell’Italia nell’Europa vietava ad esempio un’esplosione dello spread stile 2011. O qualcosa del genere…

Nel mentre Salvini e Di Maio stanno diventando degli statisti, di più, i novelli Diaz per salvare l’Italia in extremis.

Mattarella dovrà comunque rendere conto agli italiani in merito ai costi dell’esplosione dello spread, a seguito del suo molto irrituale mancato avallo della nomina di Paolo Savona al MEF.

E la Germania dovrebbe imparare una volta per tutte a non immischiarsi in fatti che non gli competono, sono 100 anni (almeno) che fa danni in Europa!

MD


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