Seguici su

Attualità

Sarà l’India il nuovo hub per la produzione dei pannelli solari?

Pubblicato

il

La Cina è attualmente la regina mondiale della produzione di pannelli solari, ma sappiamo che la dominanza industriale mondiale viene a modificarsi con il passare del tempo. Nessun impero può ambire a durare in eterno, soprattutto come impero industriale e commerciale Quale sarà quindi l’evoluazione nel settore delle tecnologie green in futuro?

L’attuale contesto indiano è molto congeniale per la produzione di pannelli solari, in quanto disponiamo di competenze e di un’enorme domanda interna, qualcosa di necessario nelle fasi iniziali di sviluppo di un’industria. 

L’economia indiana è cresciuta essenzialmente mantenendo come pilastri l’agricoltura e i servizi. Allo stesso tempo, il settore manifatturiero è rimasto largamente assente. In particolare, quando si tratta di produzioni ad alta tecnologia come i semiconduttori, l’automazione robotica, ecc. L’India, che è cresciuta enormemente negli ultimi decenni, ha ora bisogno del settore manifatturiero per diventare protagonista della crescita economica.

Inoltre, l’India mira a diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2070. Ciò richiede un compito mastodontico di elettrificazione e di installazione di fonti di energia rinnovabili. Attualmente, l’India importa principalmente pannelli solari dalla Cina, poiché i produttori nazionali di pannelli hanno una capacità limitata e tecnologicamente da migliorare, oltre ad avere scarsa capacità produttiva a monte, nella componentistica.

Attualmente, la produzione indiana di apparecchiature solari non è competitiva dal punto di vista dei costi se la confrontiamo con quella dei produttori cinesi. Il governo indiano ha riconosciuto questa carenza e ha imposto numerose barriere tariffarie e non tariffarie. Ad esempio, il BCD (Basic Customer Duty) del 25% e del 40% rispettivamente sulle celle e sui moduli solari e questo passo protezionistico è storicamente necessario per lo sviluppo di un’industria interna.

Successivamente il divario potà essere  colmato solo se l’India raggiunge una produzione di scala e sviluppa la catena di approvvigionamento delle materie prime e le infrastrutture di R&S. Per raggiungere tale scala, il governo indiano sta compiendo uno sforzo apprezzabile lanciando lo schema Production Linked Incentive (PLI) per la produzione solare, in base al quale si ottengono incentivi produttivi sulla base dell’integrazione con catene logistiche locali. Si ottiene più contributo se la produzione è integrata localmente.

La tranche 1 del PLI, pari a 4500 milioni di euro, si è conclusa nel 2021 con una capacità complessiva di circa 9 GW, mentre la tranche 2 del PLI, pari a 19500 milioni di euro, si è conclusa di recente con una capacità complessiva di circa 40 GW. Il programma privilegia la produzione di pannelli solari ad alta efficienza. L’avvio dello schema PLI dimostra l’attenzione del governo  indiano nello sviluppo dell’intera catena di fornitura dei moduli solari ad alta efficienza, compresa la catena di fornitura ausiliaria. Tuttavia, in base all’avvio del programma PLI, ci vorranno fino a 3 anni per sviluppare e avviare la produzione di un ecosistema completo e di dimensioni significative. Nel frattempo, per essere aggressiva negli obiettivi di installazione dell’energia solare, l’India deve fare molto affidamento sui moduli solari importati.

L’attuale contesto normativo indiano è molto favorevole alla produzione di pannelli solari a livello nazionale, in quanto il gap di competenze è stato colmato e la domanda di energia solare in India e in altre grandi economie è molto elevata. Tuttavia, si dovrà fare affidamento sulle importazioni per i prodotti più tecnici come la robotica, le attrezzature per la produzione e le materie prime tecnologicamente avanzate come la pasta d’argento. In questa fase l’India deve scegliere con chi sviluppare le proprie capacità, se permanere dipendente dalle forniture cinesi o sviluppare capacità indsutriali interne, magari in join venture con produttori non cinesi, quindi occidentali , coreani, giapponesi o di altri paesi in via di sviluppo. 

Una volta sviluppate le necessarie infrastrutture a valle, l’India Inc. avrà la scala e la motivazione per sviluppare questi elementi della produzione per ridurre ulteriormente il costo del pannello solare. Grazie a questo sviluppo, l’India può intensificare le sue attività di ricerca e sviluppo, che potrebbero creare prodotti in altri settori economici, riducendo così drasticamente la dipendenza dalle importazioni complessive.

Ovviamente questo sviluppo verrà a minaccia la supremazia cinese nel settore e questa sfida probabilmente segnerà la vine del secondo decennio del XXI secolo.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento