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Salario Minimo: tutela o minaccia?

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La Unione Europea ha dato il via libera alla fissazione del salario minimo: “Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno convenuto che gli aggiornamenti dei salari minimi legali avverranno almeno ogni due anni (o al massimo ogni quattro anni per quei Paesi che utilizzano un meccanismo di indicizzazione automatica). Le parti sociali dovranno essere coinvolte nelle procedure di definizione e aggiornamento dei salari minimi legali”.
La direttiva, precisa ancora la nota, “mira a estendere la copertura dei lavoratori attraverso la contrattazione collettiva” tanto che “laddove il tasso di copertura della contrattazione collettiva sia inferiore a una soglia dell’80% gli Stati membri dovrebbero definire un piano d’azione per promuovere la contrattazione collettiva”.

Quindi il salario minimo porterà ad un incremento della contrattazione collettiva e in Italia sarà lo strumento per far entrare i sindacati nelle piccole aziende. Dopo aver causato danni nelle grandi aziende ora potranno mettere in pericolo anche le piccole, senza introdurre nessuna seria tutela per i lavoratori. Un regalo per organizzazioni che ormai non rappresentano più nessuno. Però andiamo avanti.

Il salario minimo potrebbe essere anche una buona idea, potrebbe fornire una migliore tutela per i lavoratori, perché avremmo un livello al di sotto dei quale non si va, a tutela della dignità del lavoratore, ma bisogna prima chiarire alcuni punti.

  • il salario insufficiente in Italia non deriva solo da paghe oraria basse, ma soprattutto da un numero di ore insufficienti. Se il contratto è part time 20 ore alla settimana la paga sarà dimezzata e probabilmente insufficiente. Che farà la paga minima in questi casi? anche perchè la paga oraria minima in Italia ci sarebbe già ed è 9 euro all’ora;
  • salario minimo tenderà a essere il salario massimo. Come si vede già con la contrattazione collettiva, il livello fissato è quello seguito, nonostante la possibilità di contrattazioni aziendali. Il rischio è quello di assistere a una contrazione degli stipendi;
  • il sistema cristallizza le enormi differenze salariali fra paesi europei che, fra l’altro, hanno visto una dinamica minima negli ultimi 10 anni, come possiamo vedere da questa infografica Eurostat
  • Attenzione che l’infografica Eurostat mette in luce come lo stipendio minimo in Grecia sia perfino calato negli ultimi 10 anni. Attenzione che fissare uno stipendio minimo stabilito per legge può significare anche mettersi in mano  alle eventuali troike che potranno dettare lo stipendio.

Quindi lo stipendio minimo rischia di essere un’arma a doppio taglio per il lavoratore. Uno strumento da soppesare bene, con attenzione, da testare e aggiornare con frequenza. Vi fidate a lasciare questa legge nelle mani del governo Draghi e di CGIL, CISL UIL?, Che ne pensate?

 


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