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Rosatom sta offrendo i propri SMR internazionalmente, assicurando il futuro economico dell’energia russa per i prossimi decenni

Rosatom, che ha realizzato alcuni fra i non molti SMR, reattori nucleari modulari, al mond, li sta offrendo in diversi paesi per aiutarli nel loro sviluppo nucleare. Così facendo si assicura un futuro ricco e proficuo

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Modello di centrale nucleare
Modello di centrale nucleare

La società statale russa Rosatom sta discutendo la costruzione di piccole centrali nucleari con Uzbekistan, Kirghizistan, Myanmar e gli stati insulari dell’Asia orientale. Lo ha annunciato l’amministratore delegato dell’azienda Alexey Likhachev alla Duma di Stato.

Likhachev ha sottolineato che la domanda di piccole centrali nucleari è elevata.

“I nostri analisti dicono che nei prossimi 10-15 anni verranno costruite sul nostro pianeta centrali nucleari a bassa potenza da 30-40 GW”, ha dichiarato. Proprio  un tipo di reattori che Rosatom sta sviluppando da lungo tempo.

Il capo di Rosatom ha anche informato delle trattative in corso con le aziende russe Nornickel, Gazpromneft e Lukoil riguardo ai progetti di piccole centrali nucleari. Questi reattori nucleari diventerebbero le centrali energetiche per impianti industriali energivori o impianti minerari estremamente isolati e quindi difficili da collegare con le reti enegetiche esterne.

“Diversi paesi sono nostri partner e clienti. Con alcuni di essi è stato concluso un accordo intergovernativo e si sta lavorando sui contratti. Con altri, invece, stiamo ancora lavorando a livello di visione tecnica e di modello economico. Stiamo negoziando con Uzbekistan, Kirghizistan, Myanmar e alcuni paesi insulari del sud-est asiatico”, ha dichiarato.

Non soloopiccoli stati, con difficoltà nello sviluppo di propri progetti nucleari, si sono rivolti a Rosatom: discussioni sono anche in corso con l’India, in modo da portare fonti energetiche stabili in tutto il paese.

Un’offerta completa

Rosatom sviluppa piccoli reattori da 65 anni, anche perché precedentemente questo tipo di fonti energetiche erano utilizzate sui sottomarini nucleari. I modelli sono molteplici:

  • KTL-40 sono reattori a fissione nucleare derivati dai reattori navali OK-150 e OK-900. I KLT-40 sono stati sviluppati per alimentare i rompighiaccio della classe Taymyr (KLT-40M, 171 MW) e la portaerei LASH Sevmorput (KLT-40, 135 MW).[1] Sono reattori ad acqua pressurizzata (PWR) alimentati con combustibile arricchito al 30-40% o al 90%[nota 1] di uranio 235 per produrre da 135 a 171 MW di potenza termica.[2]
  • RITM 200: un reattore integrato di III+ generazione ad acqua pressurizzata sviluppato da OKBM Afrikantov e progettato per produrre 55 MWe. Il progetto è un miglioramento del reattore KLT-40. Utilizza uranio 235 arricchito al 20% e può essere rifornito ogni 10 anni per una durata di vita prevista di 60 anni se installato in una centrale galleggiante.[1] Se installato in una centrale fissa, il ciclo del combustibile è di 6 anni.
  •  SVBR-100, un reattore a raffreddamento a piombo bismuto, nato per l’uso imbarcato, ma che può essere sviluppato anche per uso in sede fissa, con 100 MW di potenza elettrica e 280 Mw di produzione termica, che utilizza uranio arricchito al 20%.

    SVBR 100

Quindi Rosatom si proporrà come fornitrice di energia atomica  stabile un po’ in tutto il mondo, compresi paesi in via di sviluppo. Pone le basi del proprio futuro economico per i prossimi, almeno, 50 anni.


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