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Rosatom entra nel settore del litio collaborando con il governo boliviano

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A La Pas, in Bolivia, alla presenza del Presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia Luis Arce, Uranium One Group JSC, un’entità del gruppo ROSATOM e la società statale boliviana YLB (Yacimientos de Litio Bolivianos) hanno firmato un accordo per la costruzione di un impianto pilota per la produzione di carbonato di litio nella Salina di Uyuni, nel Dipartimento di Potosí. Si tratta di uno fra i maggiori depositi di litio al mondo.  Le sue riserve, calcolate in 21 milioni di tonnellate, ne fanno un paese strategicamente essenziale.

La firma dell’accordo indica l’interesse di YLB a espandere ulteriormente la cooperazione nel settore del litio con il partner russo. La cooperazione è stata avviata nel giugno di quest’anno con la firma di un accordo quadro per la costruzione di un complesso minerario e produttivo di carbonato di litio sulla base della tecnologia russa di estrazione a sorteggio in un’altra salina boliviana, il salar di Pastos Grandes nel dipartimento di Potosí.

Durante questo periodo, è stato implementato un programma di indagini geofisiche del salar ed è stato sviluppato uno studio di fattibilità preliminare per il progetto. Nell’ambito della collaborazione con l’Università Autonoma Tomás Frías, la tecnologia russa di estrazione per assorbimento ha superato i test di laboratorio e i risultati hanno confermato la sua elevata efficacia nelle saline dei salar boliviani.

L’accordo firmato per la costruzione dell’impianto pilota nel Salar de Uyuni prevede anche l’applicazione della tecnologia russa di estrazione diretta del litio per assorbimento. Il Salar de Uyuni, che si trova a un’altitudine di 3.650 m sul livello del mare, si estende per oltre 10,5 mila chilometri quadrati ed è la salina di litio più grande del mondo. La regione di Uyuni è notevole per l’alto livello di sviluppo industriale, l’estesa rete stradale e la sicurezza energetica. Il progetto proposto dall’azienda russa prevede l’avvio di un impianto pilota entro due anni e la successiva produzione graduale di 14 mila tonnellate di carbonato di litio all’anno.

Quindi ROSATOM si espande anche nelle energie rinnovabili contanto sui buoni rapporti della Russia con molti paesi in via di sviluppo. Il governo socialista si trova più vicino a posizioni russe, in questo momento, che occidentali, e quindi può concludere questi accordi  senza grossi problemi. Se proseguiamo in questa direzione l’Occidente sulle materie strategiche non solo dovrà affrontaare la concorrenza cinese , ma anche quella russa.


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