Difesa
La Repubblica Ceca sceglie i fondi europei per finanziare l’acquisto dei carri Leopard
La Repubblica Ceca si interessa al programma SAFE dell’UE per finanziare l’acquisto di carri armati Leopard 2 A8. Scopri come i fondi UE sosteranno l’industria della difesa europea.

La Repubblica Ceca ha manifestato il proprio interesse a partecipare al programma SAFE (Security Action for Europe) dell’Unione Europea per finanziare l’acquisto di carri armati Leopard 2 A8. Lo ha annunciato la Ministra Jana Černochová che ha anche illustrato i piani durante una riunione della commissione UE del governo. “Si tratta di un impegno non vincolante: la Repubblica Ceca potrà ancora decidere se avvalersi o meno del prestito”, si legge nella nota ufficiale, per cui Praga può sempre tirarsi indietro.
Cos’è il programma SAFE?
SAFE è un nuovo strumento di finanziamento europeo che consente agli Stati membri di ottenere prestiti a condizioni vantaggiose, grazie all’eccellente rating creditizio dell’UE e all’alta domanda per le sue obbligazioni. L’UE prevede di stanziare fino a 150 miliardi di euro entro la fine del decennio per sostenere gli Stati membri negli acquisti congiunti per la difesa. I fondi, raccolti tramite l’emissione di obbligazioni e titoli di Stato UE, saranno integrati nella pianificazione finanziaria biennale della Commissione Europea, senza ricorrere a obbligazioni specifiche per la difesa. Praticamente i fondi europei destinati ad altri progetti saranno girati alla difesa.
L’acquisto dei Leopard 2 A8
Secondo il Ministero della Difesa ceco, il prestito SAFE potrebbe coprire l’acquisto di carri armati Leopard 2 A8 per un valore di circa 52 miliardi di corone ceche (circa 2,1 miliardi di euro).
L’operazione avverrebbe aderendo all’accordo quadro tedesco. A giugno 2024, il governo ceco aveva già approvato l’acquisto di almeno 61 carri armati in sei varianti – tra cui carri da combattimento, carri di comando, veicoli di addestramento, recupero, genio e posaponti – con un’opzione per ulteriori 16 unità. Il costo stimato era di circa 1,6 miliardi di euro per i 61 carri, più 500 milioni per l’opzione aggiuntiva, con consegne previste entro il 2030.
Quindi i fondi europei andranno a pagare i carri armati tedeschi, dando una spinta all’industria militare di Berlino. Sull’utilità pratica dei nuovi carri armati si vedrà.
Ostacoli e soluzioni
L’adesione all’accordo quadro tedesco, inizialmente prevista entro la fine del 2024, non è ancora stata formalizzata, principalmente a causa di vincoli di bilancio imposti dalla UE all’indebitamento. Il programma SAFE potrebbe ora superare questo ostacolo, rendendo possibile l’acquisto. La Repubblica Ceca ha tempo fino alla fine di luglio per confermare il proprio interesse al prestito.Coinvolgimento dell’industria ceca
L’interesse ceco per i Leopard 2 A8 è stato ribadito ieri dal Primo Ministro Petr Fiala durante una conferenza stampa a Berlino con il Cancelliere tedesco Friedrich Merz. Fiala ha sottolineato l’intenzione di coinvolgere l’industria ceca nella produzione dei carri armati, non solo per quelli destinati all’esercito ceco, ma anche per altri mercati. “Siamo sulla buona strada per garantire un ruolo significativo alle nostre aziende”, ha dichiarato. La repubblica Ceca ha una buona industria pesante e una tradizione notevole nella costruzione di carri armati.
I fondi europei per l’industria tedesca
I fondi SAFe alla fine vanno a finire nelle tasche di chi ha l’industria militare pesante teoricamente in grado di produrre i mezzi in questione, cioè soprattutto la Germania. Anche se in teoria sono aperti a tutti i paesi UE e all’Ucraina, appare evidente che ad usufruirne saranno soprattutti quei paesi che hanno pesante disponibile alla costruzione di mezzi come i carri armati, cioè Germania e Francia, con i colossi Rheinmetall e KNDS, che hanno anche formato il consorzio Eurotank proprio per lo sviluppo dei carri futuri europei. Tutti mezzi costosissimi e vulnerabili a droni del costo di poche migliaia di euro.
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