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Renault e Geely lanciano fabbrica congiunta di batterie nel Regno Unito

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Renault e Geely, finanziatore di Aston Martin, hanno annunciato il lancio di una nuova società di tecnologia powertrain con sede nel Regno Unito, per la produzione di motori ibridi e a combustione interna a basse emissioni.

Un investimento fino a 6 miliardi di sterline sarà investito nella nuova struttura, che darà lavoro a 19.000 persone.

Le due case automobilistiche hanno dichiarato che il nuovo gruppo gestirà 17 impianti di produzione di motori e cinque centri di ricerca e sviluppo in tre continenti, con la sede centrale in Gran Bretagna.

L’obiettivo è quello di produrre cinque milioni di motori ICE e ibridi all’anno, rifornendo aziende come Nissan, Mistubishi e Volvo, con l’obiettivo di diventare un “leader globale” nello sviluppo e nella produzione di questa tecnologia.

Secondo la dichiarazione, anche il titano del petrolio Saudi Aramco, sostenuto dall’Arabia Saudita, sta valutando un investimento e contribuirebbe alla ricerca e allo sviluppo di carburanti sintetici e tecnologie a idrogeno.

L’annuncio arriva nonostante lo spostamento globale verso i veicoli elettrici (EV), con il divieto di circolazione per i veicoli a benzina e diesel che entrerà in vigore nel Regno Unito nel 2023.

Luca de Meo, Amministratore Delegato di Renault, ha dichiarato che “di fronte alle sfide automobilistiche di oggi, nessuno può pretendere di avere tutte le soluzioni, da solo”.

“Quando si tratta della corsa globale per la decarbonizzazione dei trasporti su strada, non c’è tempo da perdere e non si tratterà di fare affari come al solito”.

Il presidente di Geely, Eric Li, ha aggiunto che l’azienda sta intraprendendo un “viaggio per diventare leader globale nelle tecnologie ibride, fornendo soluzioni a basse emissioni alle case automobilistiche di tutto il mondo”.

La stessa Geely è stata in prima linea nella spinta ai veicoli elettrici, raddoppiando la sua partecipazione in Aston Martin a maggio e collaborando con il marchio di auto di lusso in un’importante spinta alla produzione di veicoli elettrici extralusso.

I critici del passaggio ai veicoli elettrici hanno sottolineato l’aumento dei costi delle auto elettriche e la stessa industria automobilistica ha ripetutamente sollevato preoccupazioni sulla capacità del Regno Unito di competere, non da ultimo a causa delle tariffe post-Brexit e del ritardo della capacità produttiva del Regno Unito.

A maggio Stellantis ha avvertito il governo che, a meno che non si trovi una soluzione per portare il nascente settore britannico dei veicoli elettrici al passo con i tempi, rischia di chiudere alcuni dei suoi stabilimenti nel Regno Unito. Stellantis è la proprietaria del noto marchio Vauxhall nei Regno Unito

 


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