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Realmente pensate che le scuole riapriranno il 14 Settembre?

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Il governo e la ministro della pubblica istruzione Azzolina affermano che le scuole sicuramente riapriranno sicuramente il 14 settembre, con o senza banchi con le rotelle, che, comunque, arriveranno dopo. Però c’è una domanda che corre in mente agli italiani , soprattutto ai genitori degli studenti: le scuole apriranno veramente il 14 settembre e, soprattutto, rimarranno aperte?

Il dubbio è tutt’altro che non giustificato: Puglia, Calabria e Sardegna hanno già deciso per un rinvio dell’apertura, Campania ed Abruzzo sono fortemente tentate. La misura di test facoltativo per il personale scolastico non viene considerata sufficiente, e forse anche a ragione: nella sola Campania, come riporta La Verità, sono circa 200 mila i dipendenti di istituti pubblici e privati ed un 5% di positivi significa 10 mila persone a rischio di creare dei contagi. Se anche solo il 20% di questi non facesse il test avremmo 2 mila persone negli istituti scolastici con possibilità di infettare  gli altri studenti.

Data la volontà di avere la massima sicurezza, quella assoluta, i risultati sarebbe quelli che si sono visti proprio l’altro ieri a Verbania: un istituto appena aperto per i corsi di recupero viene immediatamente chiuso perchè un solo studente è positivo. Ora immaginate i nostri istituti scolastici con 500, 600 studenti: non c’è la possibilità, ma la matematica certezza di chiusura , se non completa, parziale degli stessi.

Il problema è piuttosto semplice:

  • il governo non ha predisposto test di massa, obbligatori , per il personale scolastico;
  • il governo non ha predisposto seri protocolli di sicurezza che non siano quello di mandare a casa lo studente che risultasse positivo;
  • non sono state adottate modalità di test rapido che permettano di valutare tutto il personale e gli studenti, almeno su base periodica.

Ora nulla di questo è stato fatto, ma, nello stesso tempo, si richiede un livello di sicurezza assoluto: non devono, o dovrebbero esserci contagi. In queste condizioni è quasi impossibile aprire gli istituti scolastici o, se aperti, mantenerli in questa condizione. Assisteremo ad una continuità di chiusure di classi, di sezioni, o di intere scuole.

Questo segna il fallimento non solo del ministro Azzolina, ma dell’intero governo, perchè è ingiusto scaricare tutto solo sulla ministro, visto che le responsabilità sono ampie e vanno anche in direzione della Presidenza del Consiglio e della Protezione civile. Perchè, invece di concentrarsi sugli unitili e, francamente stupidi, banchi con le rotelle sarebbe stato molto più utile predisporre test rapidi scolastici. Probabilmente non cerano abbastanza “Affari” da concludere.


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