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Rame: il rilancio può venire dalla corsa alle rinnovabili della Cina

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Il rame nelle scorse settimane ha segnato dei minimi legati alle attese di una crisi economica mondiale che ne ridurrebbe l’uso, come si può vedere dal seguente grafico:

Secondo gli esperti però la domanda cinese di questo metallo è destinata a crescere nonostante il crollo dell’edilizia residenziale.

Secondo i dati di CRU Group, la crescita sarà dovuta ai veicoli elettrici e alle installazioni di energia rinnovabile, riporta Bloomberg. L’aumento totale della domanda non sarà enorme, pari allo 0,8% per quest’anno, a 15,55 milioni di tonnellate, ma la crescita del settore automobilistico e dell’energia, in particolare della trasmissione, sarà più consistente, pari al 4%, secondo i dati. Allo stesso tempo, la domanda da parte dell’industria delle costruzioni calerà del 4%.

Il mese scorso, gli analisti di ANZ avevano previsto che la domanda di rame in Cina avrebbe potuto beneficiare della carenza di energia elettrica del Paese, spingendo le autorità ad accelerare i progetti di aggiornamento ed espansione della rete.

Il continuo sviluppo delle installazioni eoliche e solari richiederà anche una buona parte dell’aumento della domanda di rame.

La spinta della Cina a installare infrastrutture per fornire 1.200 gigawatt di capacità di energia rinnovabile entro il 2025 richiederebbe altri 3 milioni di tonnellate di rame, con un aumento della domanda annuale di rame da parte del solare e dell’eolico di quasi 1 milione di tonnellate“, hanno dichiarato gli analisti dell’ANZ in agosto.

Nel frattempo, l’Europa è emersa come il principale motore dei prezzi del rame, sostituendo la Cina. A causa del calo della domanda di rame in Europa, dovuto alla recessione del settore manifatturiero, i prezzi del metallo sono scesi e probabilmente rimarranno bassi, come ha riportato Reuters all’inizio del mese.

Secondo gli analisti, la recessione manifatturiera in Europa è e continuerà ad essere così grave che nemmeno la Cina sarà in grado di compensarla con la sua domanda più sana di metallo di base.

“Le prospettive economiche ex-Cina sono peggiorate, in particolare in Europa a causa della crisi energetica in corso”, ha dichiarato a Reuters Marcus Garvey, analista di Macquarie. “Non crediamo che la Cina sia in grado di compensare il rallentamento altrove. Le scorte si accumuleranno l’anno prossimo, ma quanto saranno visibili è difficile dirlo”.

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