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QUELLO CHE SUCCEDERA’ NEI PROSSIMI GIORNI: un’ottima analisi di Marcello Bussi

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Cari amici,

Marcello Bussi, giornalista e nostra conoscenza, ha pubblicato sulla sua pagina facebook un’analisi che ci permettiamo di riportarvi perchè giudichiamo una lucida visione di quello che potrà accadere , o di quali siano i piani di chi non ha voluto la nascita del nuovo governo.

“Il piano Mattarella è semplice: incarico di presidente del Consiglio a Carlo Cottarelli, oggi le borse salgono e lo spread scende grazie allo scampato pericolo Savona. Il governo Cottarelli viene votato solo da Pd e Forza Italia, che insieme al Senato hanno 113 seggi. La maggioranza è di 161. Mancano 48 senatori. Alla Camera Pd e Forza Italia hanno 215 seggi. La maggioranza è di 315. Mancano 100 deputati. Cottarelli resta in carica per guidare un esecutivo di minoranza incaricato di preparare le elezioni del 15 settembre. Intanto governa per decreti. Certo, dopo 60 giorni devono essere convertiti in legge e non ci sono i voti. Ma in quei 60 giorni Cottarelli taglia un po’ di sprechi e alza un pochino le tasse per evitare l’aumento dell’Iva. La borsa sale e lo spread scende. Mattarella può dire così: visto? Avevo ragione, con me e Cottarelli viene tutelato il risparmio degli italiani. Cottarelli va al vertice UE dove viene accolto con tutti gli onori dalla Merkel e da Macron. Juncker fa il simpaticone con lui. Magari riesce addirittura a ottenere il via libera a un piccolo piano di investimenti. Ovviamente a leva, come il piano Juncker, quindi nei fatti quattro euro in croce. Ma i giornaloni, la Rai e Mediaset sparano la cifra a leva ed esaltano i successi del rigore di Cottarelli. E così i 12 senatori del Gruppo Misto e gli 8 per le Autonomie cominciano a votare per il governo. Ora mancano solo 28 senatori per avere la maggioranza. Vuoi che fra i 167 di Lega e 5 Stelle non si trovino 28 transfughi con senso di responsabilità, desiderosi di tutelare il risparmio degli italiani? Una volta ottenuta la maggioranza al Senato cominciano gli smottamenti anche alla Camera, mentre Cottarelli è sempre in tivù a esaltare i successi della guerra contro gli sprechi. Intanto i giornaloni, Rai e Mediaset martellano in continuazione contro Lega e 5 Stelle, populisti, avventuristi, praticamente fascisti (e magari finanziati dal cattivone Putin). Allo stesso tempo esaltano l’austerità espansiva messa in atto da Cottarelli. Con l’aiuto fondamentale di questa propaganda a settembre non si andrà a votare perché a quell’epoca il governo Cottarelli avrà trovato una maggioranza sia pure risicata a Camera e Senato. Probabilità che si avveri questo scenario? Per me quasi zero. Basta che i mercati comincino a scendere per ragioni indipendenti dall’Italia che comunque il piano salterebbe. E poi sarà austerità espansiva ma sempre di austerità si tratta, con conseguente riduzione del risparmio degli italiani sempre più precari e disoccupati. Ma questo è il piano Mattarella, che conta sul sostegno dei media tradizionali e della solita Confindustria. Che nella realtà non contano più nulla. Ma questo Mattarella non lo sa.”

Direi che è la migliore delle analisi. Vedremo se qualcosa bloccherà questi piani.

 


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