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Quando, tre mesi fa, Moody’s consigliava con comprare il settore bancario…

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Le prestigiose società di rating devono per forza azzeccare le previsioni economiche: hanno modelli di valutazione perfetti, possono decidere, con un più, un meno o una lettera, del destino di intere nazioni. Perché se consì non fosse dovremmo pensare che il nostro futuro, e quello dei nostri risparmi, è in mano ad un destino cinico e baro.

Infatti in apertura potete vedere i consigli dati per il 2023 da Moody’s, forse la più prestigiosa delle società di rating. Il link per leggere l’articolo lo potete vedere qui. Moody’s prevedeva un anno profittevole e tranquilli per il settore, spinto dall’aumento dei tassi che avrebbe portato ad un aumento dei margini e quindi della profittabilità degli istituti. Ovviamente si dimenticava dell’effetto depressivo sui titoli che l’aumento dei tassi viene a comportare e che poteva zavorrare gli istituti creditizi.

Infatti è andata così… oppure no? Si vede che Moody’s non aveva previsto il fallimento della SVB e della Signature bank (eppure prepara i rating per questi istituti) e non aveva previsto il caso Credit Suisse. Il settore creditizio quotato allo S&P ha segnato nel suo complesso, un bel -20%….

Questo cosa insegna?

  • essere una grande società non fornisce nessuna garanzia di azzeccare valutazioni e previsioni di mercato. Anzi spesso una grande società, che prende i soldi dai clienti per concedere i rating, ha le idee poco chiare e influezate dagli interessi diretti;
  • che non dovete fidarvi di nessuno e dovete sempre operare cum grano salis.

 


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