Attualità
Quando la Thatcher fece la perfetta previsione di quello che sarebbe successo con l’Euro
In questo discorso Margaret Thatcher nel 1992, dopo che per la crisi della Lira e della Sterlina si stava preparando l’introduzione della Moneta Unica. Appare oggi incredibile come l’ex primo ministro abbia previsto con precisione tutto quello che è successo nei venti anni successivi, dalle migrazioni incontrollate, alla disoccupazione dei paesi mediterranei, alla nascita dei partiti sovranisti, ma democratici. La Thatcher è per tanti, troppi, versi contestabile, ma non si può affermare che non avesse fiuto.
Ecco il testo del discorso, in video termine
Se la divergenza tra le diverse economie europee è così grande che nemmeno il “Serpente Monetario” non può contenerle, come potrebbero queste economie reagire a una moneta unica? La risposta è che ci sarebbe caos e risentimento di un livello che farebbe impallidire al confronto le difficoltà degli ultimi giorni!
Bisognerebbe trasferire enormi somme dai paesi e dalle regioni più ricchi a quelli più poveri per consentire loro di sopportare la tensione. Quindi ne seguiranno la disoccupazione e la migrazione di massa, attraverso le frontiere ora aperte, e una moneta unica a tutti gli effetti non consentirebbe alcuna via di fuga.
Le conseguenze politiche possono già intravvedersi: la crescita di partiti estremisti che appoggiano i timori sull’immigrazione di massa e la disoccupazione offrendo un’alternativa reale, anche se del tutto sgradita all’establishment politico euro centrico. Se in aggiunta si dovesse creare una Federazione europea sovranazionale e le persone non potessero considerare responsabili i propria parlamenti nazionali, l’estremismo non farebbe che crescere ulteriormente.
È tempo che i politici europei si siedano e prendano nota che è ora di smetterla con i loro infiniti round di vertici Il vertice sta rapidamente diventando un sostituto del processo decisionale. È il tempo di osservare la realtà intorno a loro: c’è un crescente senso di lontananza un’alienazione delle persone dalle loro istituzioni di governo e dai loro leader politici. C’è il timore che il treno europeo partirà carico del suo consueto carico di porcherie verso una destinazione né malinconica né compresa dagli elettori, ma il treno può ancora essere fermato.
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