Attualità
Progettare una nuova moneta per il bene di tutti
Il modello neoliberista basato sulla moneta a debito emessa dalle banche private genera competizione e l’arricchimento di pochi privilegiati a scapito di tutti gli altri. È ormai in atto da tempo un enorme trasferimento di ricchezza dal 99% della popolazione all’1% più ricco, che aumenta sempre di più.
Se vogliamo immaginare e realizzare un benessere equo e sostenibile per tutti, dobbiamo progettare nuovi strumenti di scambio perché con quelli attuali il risultato non cambia, anzi peggiora.
La moneta si crea dal nulla e questo è palese, visto che non ha più alcun valore intrinseco e non ha neanche alcuna cambiabilità in qualcosa di valore. Come aveva capito anche Aristotele, la moneta è un semplice strumento di scambio convenzionale nato per soddisfare i bisogni che viene definito per legge.
Infatti il valore della moneta viene imposto da uno Stato che, sul suo territorio, può esercitare due poteri che non può esercitare nessun altro:
- l’imposizione giuridica del valore a corso legale, cioè l’obbligo di accettazione di una moneta per l’estinzione di un debito;
- l’imposizione fiscale di pagare le tasse, cioè l’obbligo di utilizzare una moneta per l’estinzione di un debito fiscale verso lo Stato.
Ma allora, come mai lo Stato che dà valore al denaro, non lo crea senza debito ma lo prende in prestito da soggetti privati che non solo ne decidono la quantità, ma anche la sua destinazione?
Se lo Stato può creare denaro e anzi è l’unico soggetto che può farlo sul suo territorio, potrebbe tranquillamente crearne a sufficienza per risolvere tutti i problemi che abbiamo. Invece seguita a prendere i soldi in prestito da soggetti bancari e finanziari che lo creano senza alcuna difficoltà utilizzando come garanzia i suoi titoli di stato.
Ovviamente la creazione di moneta ha un limite, che non è solo la nostra disponibilità di risorse umane e materiali, ma anche e soprattutto la nostra capacità di produrre beni e servizi necessari a soddisfare i nostri bisogni individuali e collettivi.
Fortunatamente l’innovazione tecnologica ha aumentato notevolmente questa capacità, che però è frenata dalla mancanza e dalla scarsità dell’unica risorsa potenzialmente disponibile in misura illimitata: la moneta.
Oggi usiamo solo una moneta prestata che dobbiamo restituire con gli interessi, e questo genera automaticamente un debito inestinguibile che cresce in modo esponenziale. Il debito di tutti i paesi del mondo si può azzerare solo con le guerre, come è sempre avvenuto nella storia dell’umanità, ma abbiamo un altro sistema meno cruento.
Dobbiamo cambiare paradigma, cominciando a considerare la moneta un semplice strumento creato dall’uomo per risolvere i problemi e non per generarli, quindi può essere progettato e realizzato in modo da permettere di raggiungere gli obiettivi costituzionali che abbiamo.
Possiamo e dobbiamo farlo, per il bene del nostro amato paese.
Ne parleremo con gli amici Carlo Freccero e Guido Grossi nel convegno “Semi di umanità nel deserto artificiale” organizzato da Nicola Rossi sabato 6 aprile 2024 alle ore 16:30, presso l’Auditorium Santa Caterina di Finale Ligure, in provincia di Savona.
Fabio Conditi
Presidente dell’associazione Moneta Positiva
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