Analisi e studi
Produzione industriale: Italia piatta, ma un paese si avvia a emergere
L’Europa è un’area adecadente del mondo, e l’Italia non è molto diversa dal resto del continente, soprattutto per quanto riguarda la produzione industriale.
La produzione industriale in Italia è rimasta stagnante su base mensile nel settembre 2023, dopo l’aumento dello 0,3% rivisto al rialzo di agosto, ma, per lo meno, non si sono rispettate le previsioni di un calo dello 0,2%.
Il dato ha confermato la debolezza dell’economia del paese in un contesto di tassi elevati, con la contrazione dei beni di consumo (-2,2% contro 1,3%) che ha controbilanciato il rimbalzo dei beni strumentali (1,5% contro -0,3%), dei beni energetici (1,1% contro -2,1%) ) e beni intermedi (0,8% contro -0,7%).
Su base annua, la produzione industriale è diminuita del 2%, rallentando rispetto al calo del 4,2% del periodo precedente, ma comunque calando. Ecco il relativo grafico:
Importante è notare che il calo è avvenuto per i beni di consumo, segnalando come ci sia un problema di domanda a livello nazionale. Se ancora tengono i beni di investimenti , non si produce per i consumatori, soprattutto italiani, segno di una recessione imminente. Come sempre a calare maggiormente sono le imprese energivore, segno che avremmo bisogno di una seria politica energetica che guardasse maggiormente i costi di produzione, invece che i miti green.
Se l’Italia, con l’Europa, vede una prospettiva industriale non positiva, qualcuno cresce. Parliamo dell’India, che si avvia ad essere la prossima grande potenza industriale.
La produzione industriale in India è aumentata del 5,8% su base annua nel settembre 2023, segnando un rallentamento rispetto al massimo di 14 mesi di crescita del 10,3% registrato ad agosto e scendendo al di sotto delle aspettative del mercato del 7%, ma comunque segnando un aumeento significativo.
Il risultato è dovuto principalmente a una significativa decelerazione nei settori chiave, in particolare nel manifatturiero (4,5% rispetto a un aumento del 9,3% in agosto). Anche la produzione è diminuita nel settore minerario (11,5% contro 12,3%) e nell’elettricità (9,9% contro 15,3%). Considerando il periodo aprile-settembre la produzione industriale è cresciuta del 6%
Ecco il realtivo grafico:
La crescita indiana avviene, significativamente, in una situazione globale non brillante, con il rallentamento cinese, gli USA che comunque non sono più la locomotiva mondiale, un’Europa in recessione e importanti conflitti mondiali in sviluppo. Il risultato quindi è ancora più significativo e mostra il dinamismo di un’economia di cui sinora non si sono ancora completamente valutate le potenzialità.
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