Attualità
Primo ministro belga: o facciamo qualcosa per i prezzi energetici o deindustrializziamo l’Europa
L’Unione Europea deve intervenire rapidamente sui mercati del gas e dell’energia, anche imponendo un tetto massimo ai prezzi del gas all’ingrosso, per evitare una spirale di deindustrializzazione e disordini sociali in mezzo a prezzi dell’energia alle stelle, ha dichiarato il primo ministro belga Alexander De Croo al Financial Times in un commento pubblicato giovedì.
L’UE cercherà di riformare il mercato dell’elettricità per disaccoppiare l’influenza dominante del gas sul prezzo dell’elettricità, ha dichiarato a metà settembre la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
“Sono tutte misure di emergenza e temporanee su cui stiamo lavorando, comprese le discussioni sui massimali di prezzo”, ha dichiarato il presidente della Commissione, senza fare riferimento a specifici massimali di prezzo per il gas o solo per il gas russo.
Commentando la necessità di adottare misure al più presto, il belga De Croo ha dichiarato al FT che se l’UE non interviene sul mercato del gas, “rischiamo una massiccia deindustrializzazione del continente europeo, le cui conseguenze a lungo termine potrebbero essere molto profonde”.
La crisi energetica sta già spingendo la Germania – la più grande economia europea – in una recessione che si aggraverà con l’arrivo dei mesi invernali, in mezzo alla crisi energetica e del gas naturale. In tutta Europa, le industrie sono costrette a ridurre o chiudere la produzione a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia.
Il primo ministro del Belgio, che da mesi è uno degli Stati membri dell’UE che chiede un tetto al prezzo del gas, ha dichiarato che l’UE potrebbe imporre un tetto rigido al gas russo e un tetto flessibile alle importazioni di GNL, che sarebbe comunque abbastanza alto da incentivare gli esportatori di GNL a portarlo in Europa.
Finora la Commissione europea si è dimostrata riluttante a proporre un tetto al prezzo del gas proprio per il timore che, limitando il prezzo, gli esportatori di GNL evitino l’Europa e vendano i loro carichi ai clienti asiatici.
Ben van Beurden, amministratore delegato di Shell, il principale commerciante di GNL al mondo, lo ha ammesso all’inizio di questa settimana. Un tetto ai prezzi del gas renderebbe molto più difficili gli sforzi di Shell e di altri commercianti per portare più GNL in Europa, ha dichiarato martedì all’Energy Intelligence Forum di Londra. “Faremo del nostro meglio per portare il gas in Europa dove è necessario, ma se non c’è il segnale del mercato sarà davvero difficile”, ha dichiarato van Beurden.
Il problema è proprio questo: i prezzi sono alti soprattutto perché è scarsa la materia da fornire. La speculazione ha un ruolo, ma limitato, il gas è proprio un prodotto scarso, e allo stesso modo l’energia in generale. Una risposta al problema non può provenire solo dalle politiche dei prezzi, ma da un incremento forzato dell’offerta. Peccato che i leader europei, ormai storditi dalla finanza e dimentichi dell’economia reale, non se ne rendano conto.
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