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“PREFERISCO IL RISCHIO DEL COVID AL VACCINO”: QUASI META’ DEGLI OPERTORI SANITARI DI LOS ANGELES NON VUOLE VACCINARSI

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Come riporta il Los Angeles Times , gli operatori sanitari della città hanno accolto con estremo scetticismo l’inizio della campagna vaccinale, a tal punto che spesso il 50% dei dipendenti rifiuta la vaccinazione. Ad esempio al St. Elizabeth Community Hospital nella Tehama County meno della metà dei 700 operatori scelti per questa fase della terapia ha accettato di farsi iniettare, al Providence Holy Cross Medical Center in Mission Hills un’Infermiera su cinque ha rifiutato l’iniezione. Si calcola che la percentuale di chi abbia rifiutato la vaccinazioni giunga al 40% nella contea di Los Angeles ed al 50% nella vicina contea di Riverside, Il numero di dosi rifiutate è stato talmente alto che le autorità sanitaria hanno predisposto in emergenza una strategia per redistribuire le dosi avanzate.

Perchè persone preparate e informate rifiutano di vaccinarsi? Talvolta l’opposizione è perfettamente razionale: ad esempio un’Infermiera si è rifiutata perchè incinta al sesto mese, e le indicazioni generali sul vaccino indicano che non bisognerebbe vaccinare le donne incinte. Però nello stragrande numero dei casi queste giustificazioni non ci sono.

La sensazione diffusa fra gli operatori è di poter superare l’epidemia senza necessità di vaccinarsi. Molto spesso si pensa che medici e infermieri, perchè professionisti del settore, siano particolarmente informati o abbiano un’intelligenza  più aperta a questo tipo innovazione. In realtà gli operatori sanitari non sono altro che l’espressione della società in cui vivono. Quindi se la società è scettica, anche medici ed infermieri saranno scettici.

La soluzione? Maggiore informazione, maggiori test trasparenti e strategie di redistribuzione per le dosi che non vendono utilizzate… La repressione non farà altro che aumentare lo scetticismo, trasformandolo in ostilità espressa.


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