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La Polonia punta su Iceye: il satellite che ha svelato i piani russi in Ucraina

La Polonia valuta un investimento strategico in Iceye, l’azienda satellitare che ha fornito informazioni cruciali all’Ucraina contro la Russia. Un passo chiave nella corsa al riarmo europeo.

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La Polonia sta valutando l’acquisto di una partecipazione in Iceye, un’azienda satellitare che è diventata fondamentale per le forze ucraine. La società ha rilevato i movimenti delle truppe russe settimane prima dell’inizio dell’invasione su larga scala nel febbraio 2022. Da allora, l’azienda finlandese è diventata una fonte di informazioni di valore strategico per l’intelligence militare ucraina. Secondo quanto riportato dal Financial Times,

Varsavia dovrebbe investire una somma non ancora definita, che andrebbe ad aggiungersi ai 550 milioni di dollari già stanziati finora, che includono accordi con aziende militari come BAE Systems, Safran e Tokio Marine. Secondo il CEO e fondatore Rafal Modrzewski, il valore dell’azienda supera il miliardo di dollari (860 milioni di euro), ma, ovviamente, sono quaotazioni di parte fatte in preparazione di una vendita.

Dal ghiaccio alla guerra

Come suggerisce il nome dell’azienda, Iceye è nata nel 2014 per aiutare le navi che attraversano l’Artico. L’obiettivo dell’azienda finlandese era quello di localizzare il ghiaccio galleggiante tramite immagini a apertura sintetica.

Il suo iniziale successo nel localizzare fenomeni naturali ha avuto anni dopo un utilizzo inaspettato, anche se prevedibile in aziende tecnologiche con capacità duali: la guerra. I satelliti di Iceye hanno contribuito a tracciare i movimenti delle truppe russe prima dell’inizio dell’invasione del febbraio 2022.

A metà del 2021, il Cremlino ha decretato la mobilitazione di massa di soldati e risorse militari vicino ai confini ucraini. Con il pretesto di manovre congiunte con la Bielorussia (Stato satellite di Mosca), l’esercito russo ha lanciato un’invasione su larga scala contro l’Ucraina.

Satelliti Iceyes

Le forze militari di Kiev hanno utilizzato le informazioni fornite da aziende private di satelliti come Iceye o SpaceX insieme alle informazioni dei servizi segreti statunitensi per elaborare una risposta. Il successo iniziale ha portato i volontari del Paese invaso ad acquisire un satellite Iceye sei mesi dopo l’inizio del conflitto per individuare le risorse militari russe abbandonate o dietro le linee nemiche.

Da allora, la collaborazione di Iceye con l’Ucraina non ha fatto che rafforzarsi, aprendo la strada a ulteriori contratti militari.

Sentinella di Kiev

Nel maggio di quest’anno, il ministro della Difesa polacco ha firmato un accordo del valore di 230 milioni di dollari (198 milioni di euro) per l’acquisto di fino a sei satelliti da Iceye. Ora Varsavia intende ampliare tale accordo con l’ingresso del governo polacco nell’azionariato dell’azienda satellitare per un importo sconosciuto, ma che fa parte della strategia europea di riarmo e recupero delle capacità militari perdute.

Dal 2022 i governi europei hanno avviato una rapida corsa al riarmo di fronte alla minaccia russa e alla sfiducia nei confronti degli Stati Uniti. Dall’arrivo di Trump, questa dottrina armamentistica si è inasprita e ora le capitali cercano di creare colossi nazionali e promuovere fusioni transfrontaliere per sviluppare aziende militari in grado di competere con il Nord America. L’obiettivo è riarmare il continente con tecnologia europea, e questo dovrebbe anche aiutare a raggiungere il famoso 5% del PIL di spesa militare.

La Polonia si è incaricata di finanziare le comunicazioni spaziali dell’Ucraina per fornire dati ai servizi segreti di Kiev. Infatti, lo scorso febbraio il governo polacco ha avuto un diverbio con Elon Musk quando l’imprenditore sudafricano ha minacciato di ritirare i satelliti Starlink dal territorio ucraino. La situazione ha portato Marco Rubio, segretario di Stato, ad assicurare che gli Stati Uniti avrebbero mantenuto le informazioni di intelligence e le capacità tecnologiche, vitali per le forze armate ucraine.

In questo scenario il sistema satellitare di Iceeye diventa sempre più strategico per Varsavia che, acquisendo questa partecipazione, si trova a poter disporre di un sistema satellitare di sorveglianza già attivo, anche se non progettato per un uso militare. Questo mette la Polonia al vertice europeo della difesa, insieme a quel pugno di paesi in grado di creare e gestire sistemi satellitari.


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