Attualità
Piano di Salvezza Nazionale – Nuovi Paradigmi
Comitato promotore Piano di Salvezza Nazionale ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a al parlamento e a 3 altri/altre
Il COMITATO PROMOTORE DEL PIANO DI SALVEZZA NAZIONALE
composto dai nominativi inseriti qui: PROMOTORI
CHIEDE AGLI ITALIANI
lo sforzo di comprendere la dimensione storica delle scelte di questi giorni.
Sia chiara a tutti, la scelta alternativa :
- ricorrere a un odioso prestito internazionale che, in qualsiasi fantasiosa forma ci venga proposto, sarebbe in grado di pregiudicare la vita nostra, e quella dei nostri figli per i decenni a venire;
- oppure, adottare soluzioni semplici e trasparenti, che facciano leva sulle nostre risorse, umane e materiali.
CHIEDIAMO AL GOVERNO E AL PARLAMENTO:
- Titoli di stato di solidarietà e protezione;
- l’emissione straordinaria di Biglietti di Stato (detti anche statonote) in forma metallica, cartacea ed elettronica;
- la libera trasferibilità dei crediti fiscali e di ogni altra agevolazione fiscale;
- il rafforzamento delle banche pubbliche;
- l’apertura ad ogni residente di un Conto di Risparmio presso il MEF con somme trasferibili.
Chiediamo che le risorse rese disponibili siano utilizzate per finanziare:
– l’emergenza, per almeno 100 miliardi, oggi necessari a adeguare le strutture sanitarie, a erogare un reddito di solidarietà alle famiglie e a sostenere le imprese in difficoltà;
– un piano strategico di investimenti strutturali, per almeno 250 miliardi, per trasformare il reddito di solidarietà in un buon lavoro per chiunque ne abbia bisogno; per acquisire al bene comune le aziende strategiche di erogazione dei servizi; per sostenere la rete produttiva delle piccole imprese; per riorientare la produzione verso il mercato interno e il benessere di tutta la popolazione.
CHIEDIAMO AL SERVIZIO DI INFORMAZIONE PUBBLICO:
di aprire un ampio dibattito pubblico su questi temi, perché di tutti è la responsabilità di condividere la scelta.
L’Italia non ha bisogno di prestiti esteri!
Il Paese siede su una montagna di risparmio nazionale superiore a 4.000 miliardi di euro (dati Banca d’Italia) che molti Paesi ci invidiano! Oltre 1.500 sono in forma di depositi liquidi. Oggi, sono sfruttati da un sistema finanziario privato, internazionale, cinico. E’ interessato a fare soldi con i soldi nel mondo della speculazione. E’ sordo al bisogno impellente di liquidità delle famiglie, delle imprese, degli enti pubblici che erogano servizi.
Quella ricchezza è di tutti, e oggi più che mai è esposta a un oggettivo rischio di requisizione, a causa della improvvida legge sul bail in.
Il risparmio dei cittadini va invece protetto e garantito dallo Stato, come richiede la Costituzione all’articolo 47.
Tutto questo si può fare incentivando il suo spostamento verso appositi titoli di Stato ed altre specifiche forme di raccolta, tutte adeguatamente garantite, nonché verso banche pubbliche che per l’occorrenza siano state ristrutturate. Solo così, mentre viene protetto, torna finalmente al servizio dei bisogni della comunità.
Nostra è la scelta. Se evolvere verso il buon senso, ma anche verso la solidarietà, la collaborazione, l’amore per una comunità di cui tutti ci dobbiamo prendere cura.
Oppure, se rimanere in balia dei soliti sacerdoti della speculazione mondiale che, al di là delle forme e dei tecnicismi sempre nuovi, continuano a proporre, in uno stato di emergenza perenne, sempre e solo l’unico odioso strumento che conoscono: debito, altro debito, sul quale rischiamo di sacrificare ogni residua energia e libertà nostra e dei nostri figli.
Riprendiamoci la responsabilità di gestire il tempio della Politica, lasciato per troppo tempo nelle mani dei mercanti di denari.
Il documento PIANO DI SALVEZZA NAZIONALE, elaborato e sottoscritto da economisti e intellettuali di ogni settore, corredato dei suoi allegati tecnici, è consultabile su questo sito: PIANO DI SALVEZZA NAZIONALE
La direzione verso la quale sapremo indirizzare il nostro comune destino, si decide in questi giorni. Condividiamo con consapevolezza, con questa firma, la responsabilità che hanno Governo e Parlamento nel prendere la direzione giusta, in grado di portarci finalmente fuori dalle secche di una emergenza che dura, in realtà, da troppi decenni.
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