Attualità
Perché tanto accanimento sul popolo italiano?
Dopo le mascherine bloccate alle frontiere, che non si riescono a produrre a sufficienza, solo perché il nostro Stato segue altre direttive, e di cui Franco Fracassi ha spiegato in questo video chi ne controlla la produzione.
Dopo i vari atteggiamenti ondivaghi delle autorità farmaceutiche in molti paesi sulla predisposizione di farmaci efficienti (eparina, clorochina) e di protocolli terapeutici e preventivi dichiarati validi da vari medici sul campo.
Dopo i racconti che ci giungono di deceduti a casa, in attesa di qualcuno che li assistesse e li curasse, e obbligatoriamente cremati senza autopsia e senza alcuna cerimonia funeraria, senza quindi che sia possibile che i familiari possano recarsi sul posto per l’ultimo saluto, come se l’assembramento di qualche membro della famiglia fosse più pericoloso che andare al supermercato; e il divieto anche per uno o due membri, con la scusa del divieto di spostamento.
Dopo i racconti che ci giungono di persone con attacco cardiaco giunti in ospedale, separati e isolati nei reparti da covid 19, senza alcun tampone, morti senza salutare la famiglia e niente autopsia, e rapida cremazione (ma ogni tanto beccano un avvocato che registra tutto e che riesce a far fare l’autopsia scoprendo quindi che la zia è morta di infarto e non di coronavirus).
Dopo la scoperta quindi che in certi ospedali fanno rientrare tra i malati da covid-19 chiunque abbia una certa età presumibilmente per giustificare i fondi da emergenza che ricevono (per numero di pazienti e deceduti?).
Dopo avere capito che i dati sono falsati nel senso che ce li snocciolano sempre assoluti, mai relativi, con un numero esiguo di test sierologici non rappresentativo e che considerando quanto sopra non sono esatti.
Dopo avere saputo che un italiano, abbandonato dalla Farnesina in qualche parte del mondo, se riesce miracolosamente a tornare in Italia dopo avere pagato il biglietto dieci volte tanto, è costretto a farsi la quarantena isolato a sue spese (mentre quella dei clandestini finti profughi è a nostre spese) in un momento in cui moltissimi di noi non hanno più nessuna entrata.
Avendo constatato che in nessun posto al mondo il lockdown è così feroce (il 90% delle attività chiuse mentre in Francia il 60% è aperto) e che in nessun paese i cittadini sono rimasti così tanto senza alcun aiuto (in Olanda danno a fondo perduto 4000 euro ai commerci, 1500 euro al mese alle coppie, prestiti per le aziende agevolati, ecc.).
Ci viene il leggero sospetto che, non è che si siano inventati una pandemia mondiale per metterci l’anello al naso, a cominciare da noi italiani?? Da dove viene questo sadismo delle autorità che si accaniscono sui lavoratori, sugli imprenditori, i passeggiatori di cani e i runner solitari in boschi e spiagge, intercettati da droni ed elicotteri?
Non è che per caso la guerra non è contro un nemico invisibile, né contro gli Invisible, ma contro i popoli della terra e in particolare il popolo italiano?
Arriviamo a quest’altro esempio. Mancano i test/tamponi. Se sei un vip te lo fanno, altrimenti cippa. Abbiamo però visto come il modello Corea del Sud ma anche Germania funziona perché fanno test a tappeto. Ce lo sentiamo dire da eminenti virologi e opinionisti. Ma allora perché quando qualcuno come l’imprenditore della Sbei, per tutelare coscienziosamente la salute dei suoi dipendenti (800) procede, di sua spontanea volontà e a sue spese, ai test sierologici (12 euro ciascuno), prodotti e utilizzati per milioni di persone nel mondo, e affidabili al 92%, arrivano i nas e sequestrano tutto ?
Dai test era risultato un dieci per cento di positivi e contagiosi che lui da bravo imprenditore aveva allontanato temporaneamente. Ma adesso è costretto a far lavorare la gente senza sapere chi è positivo e chi no. Lui ha fatto giustamente un esposto, e continua privatamente a procurarsi i test per analizzare i dipendenti, che vanno fatti almeno una volta al mese.
Si sappia inoltre che gli imprenditori sono ritenuti responsabili civilmente e penalmente in caso di positività, perché la positività è considerata un “infortunio di lavoro”. Cioè paga sempre l’imprenditore.
Quindi sin dall’inizio si vedono delle autorità che, con la scusa della nostra salute, agiscono in modo autoritario, cancellando le libertà costituzionali, ma che nei fatti ci hanno sin dall’inizio esposto a contagio. E sempre a spese nostre.
E quindi sorgono spontanee due domande: non è che questa chiusura esagerata del paese Italia è fatta apposta per farci fare default, e non fare più riaprire né commerci né PMI, date in pasto alle catene?
Il turismo è particolarmente colpito e si percepisce la volontà di tutti di affossarlo del tutto, visto che nessuno ha ricevuto né riceverà un risarcimento. Ghiotto boccone per tutti gli speculatori del mondo.
E l’altra domanda è: non è che questo procurato contagio sia collegato a questo?
Cioè al fatto che si vuole fare durare la crisi emergenziale fino al vaccino?
Procurato contagio
Procurato allarme
Procurato default
Procurato golpe
Bill Gates, che fortunatamente Trump sta ridimensionando, togliendo i finanziamenti dall’OMS (di cui Gates è il maggiore finanziatore privato), aveva dichiarato qualche giorno fa: “Avremo un periodo intermedio in cui si aprirà il lockdown ma torneremo alla normalità solamente quando avremo ottenuto un FANTASTICO vaccino per il mondo intero.”
Tutti i “governativi” stanno ripetendo a pappagallo un copione infarcito dagli stessi ambienti: fase 2, uscita graduale, normalità solo con il vaccino. Anche Di Maio ha fatto la stessa dichiarazione – normalità = vaccino.
Zingaretti proprio oggi ha emanato un’ordinanza per obbligare al vaccino antinfluenzale e anti pneumococco chi ha più di 65 anni in Lazio a partire dal 15 settembre 2020 (Ansa).
Peccato che molte autorevoli voci si stiano alzando contro questo dogma. Ad esempio il virologo di fama internazionale Tarro ha dichiarato che trattandosi di un virus mutante non serve il vaccino, servono le cure, anzi che qualche giorno ancora e la sua parabola è terminata, andando naturalmente a scemare. Stessa dichiarazione da Israele e da Luc Montagnier.
Servono cure, agli italiani, e non prevenzioni fallimentari, ha scritto a Di Maio chi ha perso la mamma qualche giorno fa per mancanza di cure.
Nel frattempo, la task force “nominata” da Conte che è di fatto un distillato di deep state internazionale e per di più sta cercando l’immunità, annovera tra i suoi membri un certo Colao, ad di Vodafone proprio la società che sta riempendo la penisola di antenne 5G (e non solo la penisola).
Domenico Arcuri, altro membro della Task Force, ha chiesto a Bending Spoons Spa, tra i cui azionisti ci sono i figli minori di Berlusconi, una stipula di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing…
Tutti d’accordo, PD, 5S e Berlusconi per tracciarci come il bestiame.
Vaccini, 5g e moneta sono collegati tra loro in quanto le antenne 5g dovrebbero servire ad attivare i sensori del microchip (iniettato con il vaccino?): tracciamento totale, dati sanitari e dati finanziari, pagamenti, il tutto grazie all’internet delle cose. L’Italia è la prima cavia, grazie al fatto che persone come Renzi, Lorenzin ecc, accettarono anni fa di sottoporre il paese all’esperimento 5g-vaccini, due esperimenti strettamente collegati alla nuova moneta digitale che ci vorranno imporre, distruggendo completamente quello che rimane degli Stati (e gli umani).
Anzi Renzi cedette a IBM nel 2017 i dati sanitari di 60 milioni di italiani a cominciare da quelli della Lombardia in cambio della possibilità di accogliere la nuova sede dell’IBM sull’area Expo, con il pagamento di 60 milioni da parte del governo e della regione Lombardia (http://www.giannibarbacetto.it/2017/02/15/a-ibm-tutti-i-nostri-dati-sanitari-in-cambio-della-nuova-sede-sullarea-expo/)
BigData+BigPharma = BigMoney
E per quanto surrealista possa sembrare già questo scenario, che lo crediate o no, l’Italia è il primo bersaglio al mondo di questo enorme esperimento mondiale per trasmutare il bestiame umano in un paradigma di controllo totale, da grande fratello, e trasformarci in transumani.
Chissà perché proprio l’Italia?
Forse perché il risveglio del mondo dipende dal nostro risveglio?
Niente mi toglie questa convinzione. Purtroppo vedo ancora molti ostacoli al risveglio, tra gli intellettuali e chi ha un pizzico di influenza.
Qua l’inventore dell’email in una intervista racconta quello che pensa di questa emergenza sanitaria:
Nforcheri 18/04/2020
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