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Palantir utilizzato illegamente dall’FBI per violare account social. Privacy distrutta, il titolo cade

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Palantir è una società americana, che collabora con le pubbliche amministrazioni USA, e che si occupa di analisi dei dati al fine della sicurezza nazionale e di controllo di tutti questi flussi. La società è molto discussa perchè, come il “Palantir” del Signore degli Anelli, pare sia in grado di vedere tutto e di tutti, anche superando i limiti della privacy personale.

Questo è stato confermato recentemente da un’inchiesta dell’FBI contro l’hacker Virgil Griffith, nella quale è stato rivelato, in una lettera al giudice, che l’FBI aveva abusato del software Palantir.  Grazie ad un bug del software  alcuni dipendenti federali non autorizzati sono riusciti di accedere alle informazioni dagli account social di Griffith ottenuti precedentemente con un mandato di perquisizione e in possesso dell’agenzia federale.

Ai dati recuperati dagli account Facebook e Twitter di Griffith, ottenuti tramite un mandato di perquisizione federale nel marzo 2020, hanno avuto accesso agenti non autorizzati che stavano lavorando a un caso diverso tramite il software Palantir sviluppato per l’FBI. I dati sono stati consultati per più di un anno da almeno quattro dipendenti dell’FBI, che lavorano tutti fuori New York e non stavano indagando sul caso che coinvolgeva Griffith.

L’agente dell’FBI assegnato al caso di Griffith è stato avvisato dell’accesso non autorizzato all’inizio di questo mese, quando un altro agente gli ha inviato un’e-mail e ha detto che un analista ha avuto accesso al materiale del mandato di perquisizione su Palantir.

“Un analista dell’FBI, nel corso di un’indagine separata, aveva identificato le comunicazioni tra l’imputato e l’oggetto di quell’altra indagine mediante ricerche sulla piattaforma che accedeva al Search Warrant Returns”, hanno scritto i federali nella lettera depositata martedì. .

I pubblici ministeri di Manhattan hanno chiesto a Palantir di cancellare i dati il ​​17 agosto e hanno affermato che non intendevano utilizzare le informazioni nel loro caso contro Griffith, secondo la lettera. Però, nel frattempo la notizia si era diffusa e questo  mette in pericolo i lucrosi contratti della società: se un software supersicuro ha dei bug, non è più supersicuro. quindi, come effetto secondario, vi è stato un calo del titolo del 4%.

Il problema è semplice: nessun software è perfetto, e qualsiasi strumento in mano a una PA farà filtrare i dati anche a parti non autorizzate. La cosa migliore sarebbe che nessun dato privato, se non per motivi giudiziari giustificati, fosse in mano alla PA. Altrimenti la privacy è una burletta.


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