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Pakistan: dopo la cacciata di Khan nuovo primo ministro. Intanto USA e Russia giocano sopra la loro testa

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Dopo la drammatica cacciata del primo ministro pachistano Imran Khan, descritto da lui e dai suoi sostenitori come un colpo di stato appoggiato dall’estero guidato di nascosto dagli Stati Uniti, il parlamento del paese mediorientale si è riuniti lunedì per scegliere un nuovo primo ministro.

Il prescento è stato Shahbaz Sharif, leader dell’opposizione, che nora deve sostituire Khan , il quale ha guidato delle imponenti manifestazioni di piazza.  Shahbaz, 70 anni, è il fratello minore del tre volte primo ministro Nawaz Sharif.

Khan domenica ha respinto il voto di sfiducia del parlamento avvenuto alla mezzanotte del giorno precedente. “Il Pakistan è diventato uno stato indipendente nel 1947; ma la lotta per la libertà ricomincia oggi contro una cospirazione straniera di cambio di regime”, ha scritto su Twitter. Ha definito quello che sta succedendo una presa di potere da parte di un “governo importato“.

Molte migliaia di persone sono scese in piazza dalla domenica all’inizio di lunedì, anche a Karachi, Lahore e Peshawar – dove in alcuni casi le strade sono state bloccate  da migliaia di manifestanti pro Khan

Manifestazioni pro Khan si sono tenute anche all’estero, soprattutto a Dubai e a Londra. In quest’ultima città si sono radunati sollo la casa londinese di  Nawaz Sharif, dove i sostenitori delle due parti si sono scontrati fisicamente.

Il neo nominato primo ministro Shahbaz Sharif è stato un importante deputato dell’opposizione sin dalla sua elezione al parlamento nel 1990, dopo essere fuggito dal paese in seguito al colpo di stato militare del 1999, ma tornando nel 2007. Lunedì, quando i legislatori hanno nominato Sharif nuovo primo ministro, Khan ha rilasciato una dichiarazione in cui ringrazia i suoi sostenitori per essere scesi in piazza “contro il cambio di regime sostenuto dagli Stati Uniti”. Ora però pare concedere la vittoria al proprio avversario perché su twitter ha cambiato la propria biografia in questo modo:  presidente Pakistan Tehreek-e-Insaf ed ex primo ministro della Repubblica islamica del Pakistan. Una sorta di ammissione di sconfitta perché si definisce “Ex”.

Khan non gode più dell’appoggio del potente esercito pakistano anche per la pessima gestione dell’economia e l’incapacità di affrontare l’alta inflazione alimentare che sta mettendo in ginocchio il paese.

Khan aveva incontrato il russo Vladimir Putin a Mosca il 24 febbraio, poche ore prima che i carri armati russi attraversassero il confine con l’Ucraina. Nonostante la visita del 23-24 febbraio fosse stata  pianificata da tempo e principalmente mirata a rafforzare i legami energetici e commerciali tra i due paesi, il cattivo tempismo è servito a mettere in luce la controversia della visita e le relazioni strette Pakistan Russia che, ovviamente, non piacciono all’India, ma neppure agli USA: però il Pakistan da qualche parte deve comperare il grano…

 


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