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Economia

Nvidia cade in Borsa dopo che gli USA annunciano limiti all’Export dei chip H20

L’amministrazione Trump vuole sottoporre a licenza la vendita dei processori H20 di Nvidia in Cina. il titolo scivola pesantemente in borsa

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Nvidia è crollata nel trading afterhours dopo che la società ha dichiarato che il governo degli Stati Uniti inizierà a richiedere una licenza per esportare i chip H20 dell’azienda in Cina, un’escalation di restrizioni a cui l’azienda si è pubblicamente opposta.

Il governo ha informato Nvidia lunedì che tale licenza sarebbe stata in vigore “per un futuro indefinito”, ha dichiarato la società in un 8K filing. La società prevede ora di riportare oneri per circa 5,5 miliardi di dollari durante il primo trimestre fiscale da “inventario, impegni di acquisto e riserve correlate” legati alla linea H20, ha dichiarato Nvidia.

Il 9 aprile 2025, il governo degli Stati Uniti ha informato NVIDIA Corporation, o la Società, che il governo degli Stati Uniti richiede una licenza per l’esportazione in Cina (comprese Hong Kong e Macao) e nei paesi D:5, o alle società con sede o con una società madre in tali paesi, dei circuiti integrati H20 della Società e di qualsiasi altro circuito che raggiunga la larghezza di banda di memoria dell’H20, la larghezza di banda di interconnessione o una combinazione di queste. Il governo degli Stati Uniti ha indicato che il requisito della licenza affronta il rischio che i prodotti coperti possano essere utilizzati in un supercomputer in Cina o essere dirottati verso di esso. Il 14 aprile 2025, il governo degli Stati Uniti ha informato la Società che il requisito della licenza sarà in vigore per un futuro indefinito.8K archiviazione

Come promemoria, l‘H20 è un chip ridimensionato che è stato progettato per rispettare le normative statunitensi sulle esportazioni ed è stato il principale GPU AI di Nvidia legalmente disponibile per la vendita in Cina dopo che l’H100/A100 è stato vietato.

Comunque il titolo ha preso un bel colpo, prima dell’apertura, con un – 6%:

 

Bloomberg News ha riportato che già a gennaio che l’amministrazione Trump stava valutando tale mossa. del resto questa è una risposto alle mosse antiaemricane impostate dal’amministrazione cinese. La guerra commerciale, per ora, va avanti.


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