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Nucleare e Gas: la Commissione si avvia a classificarle come “Energia verde”

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Secondo una bozza di regolamento della Commissione Ue, i permessi rilasciati entro il 2045 per nuove centrali nucleari dovrebbero essere finanziabili. La decisione finale verrà presa tra due settimane. Critiche arrivano dal ministro federale dell’ambiente e dall’Aiuto ambientale tedesco.

Tra quindici giorni la Commissione dovrà definire in modo definitivo quali energie siano “Verdi”, quindi compatibili con i finanziamenti agevolati e le facilitazioni previste dai programmi europei. A quanto rivela il quotidiano tedesco Die Welt la Commissione UE vuole classificare la produzione di energia da gas naturale e da fissione nucleare come rispettose del clima. Secondo un progetto di regolamento dell’autorità di Bruxelles, presentato sabato all’agenzia di stampa AFP e visionato dall’agenzia di stampa Reuters, i permessi rilasciati per le nuove centrali nucleari dovrebbero rientrare nel cosiddetto regolamento sulla tassonomia entro il 2045 e la costruzione potrebbe essere quindi sovvenzionata a livello nazionale ed europeo. Per le nuove infrastrutture del gas, ciò dovrebbe applicarsi a determinate condizioni fino al 2030.

La tassonomia è una sorta di classificazione delle attività economiche sostenibili ed equivale a una classificazione come meritevole di finanziamento e a una raccomandazione agli investitori. La Commissione Ue aveva già presentato ad aprile il relativo atto giuridico. All’epoca, però, l’autorità tralasciava la delicata questione della valutazione del gas e dell’energia nucleare. Dovremmo attendere ulteriori perizie e valutazioni.

“Bisogna riconoscere che i settori del gas fossile e dell’energia nucleare possono contribuire alla decarbonizzazione dell’economia dell’Unione”, si legge ora nella bozza di documento di Bruxelles. La Commissione non ha ancora presentato ufficialmente la proposta. Secondo le informazioni degli ambienti di Bruxelles e Berlino, la bozza è stata inviata ai governi dei 27 Stati membri la notte di Capodanno poco prima della mezzanotte per un processo di consultazione.

Secondo il documento, la “costruzione e il funzionamento in sicurezza di nuove centrali nucleari per generare elettricità o calore, compreso l’idrogeno, utilizzando le migliori tecnologie disponibili” dovrebbero essere considerate conformi alla tassonomia, ovvero sostenibili e rispettose del clima. Ulteriori requisiti sono previsti per la gestione a lungo termine dei rifiuti radioattivi, ad esempio.

La decisione è per lo meno strana, ma indica chiaramente quanto contino sia gli stati nazionali con i governi più potenti, non le mezze calzette, sia le lobby. Affermare che le centrali a gas naturale siano “Carbon free” è una presa in giro per la logica, ma va incontro ai desideri della potentissima lobby del gas naturale russo – tedesca, quella che, per farci capire, fa capo all’ex cancelliere Schroeder. La stesa che ha fatto realizzare Nord – Stream 2 , salvo poi dover rallentare il passo per non irritare troppo gli USA e i Paesi dell’est. Dall’altra parte la Francia che, così rinnoverà il proprio parco nucleare, ormai vetusto, con i soldi della Commissione.

E l’Italia? Noi non siamo né sul treno nucleare, almeno per adesso, né abbiamo un particolare interesse nell’incrementare il già abbondante uso del gas. Dato che i fondi saranno deviati a favore di queste due forme energetiche, noi siamo quelli che, come sempre, restano con una mano davanti, e una didietro…

 


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