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Non è il governo dei Migliori. Draghi si è politicizzato. Vincitori e Vinti

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Se un governo equilibrato è un governo che scontenta tutti, allora quello Draghi è riuscito abbastanza bene. A parte qualche singola figura ben pochi hanno gioito per il nuovo governo.

Una cosa è sicura: non è il governo “Dei Migliori” non è tale, anche per la presenza di alcuni ministri  politicamente segnati. Diciamo che è un governo politico, che comunque ha fatto qualche passo avanti rispetto al Conte II.

Ora alcuni pareri, puramente personali, per i quali ho atteso 24 ore per far decantare la situazione:

COSA FUNZIONA: il fatto che non ci sono più Conte, il “Competente ” Gualtieri, Azzolina e Bonafede. Quattro personaggi che, per motivi diversi, avevano fatto toccare il fondo alla politica italiana. Conte con la sua arroganza (ricordiamo le conferenze stampa con due ore di ritardo) e la sua falsità rimarrà alla storia come uno dei peggiori PdC. Amato solo a Palazzo Chigi, per i lauti aumenti concessi. il “Diversamente competente” Gualtieri, che sarebbe stato meglio sostituire con una messaggeria da Bruxelles. Bonafede che è riuscito a far cadere il governo perchè in due anni non è stato in grado di predisporre una riforma della giustizia accettabile per il parlamento. La Azzolina.. Basta il nome.  Alcune figure politiche imbarazzanti se ne sono andate.

COSA NON FUNZIONA: quello che è rimasto del vecchio governo, per incominciare. Di Maio è il male minore, anche perchè il vero ministro degli esteri è Draghi, che, non ha caso, non ha assegnato a nessuno il ministero degli Affari Europei, di cui per ora mantiene l’interim. Al massimo il pentastellato farà un po’ di Public Relations. I problemi sono gli altri due. Speranza ha clamorosamente fallito come ministro. Ha sbagliato tutto, le chiusure, le aperture, la formazione del Comitato Tecnico Scientifico, tanto che è stato interrogato dalla procura di Bergamo per la mancanza del piano pandemico.  La Lamorgese ha fallito completamente nella politica migratori, lo ha ammesso lei stessa, eppure è ancora li.

CHI VINCE:

LEU- il fatto che una persona come Speranza sia ancora ministro è una vittoria enorme.

Partito Democratico: più che come ministri per i “Tecnici”, tra cui il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che è uomo di Prodi.

M5s (Una fetta) la fetta di potere del M5s, quella che avrebbe votato anche Satana pur di restare al potere, ha piazzato la sua manciata di uomini;

GLI ALTRI.

Lega: Piazza tre uomini anche in posizioni interessanti, ma mezza Lega è arrabbiata, giustamente. Proprio la parte sovranista, quella più sacrificata, quella che più ha aiutato a mantenerla a galla, esce male. Manca il riconoscimento del ruolo.

Forza Italia. I ministri scelti in Forza Italia sembrano selezionati per far rompere con il Centro-Destra. Solo la Gelmini è una vera “Centristi”, come mai manca un riconoscimento a Tajani, o a un suo uomo, che così tanto si è battuto per giungere a questa situazione?

Il Movimento Cinque Stelle (parziale). Vedremo cosa salterà fuori dalla guerra intestina nel Movimento, se ci sarà una scissione e quanto grande. Non è detto che gli scissionisti seguano un Di Battista sempre più amletico e isolato.

Ascolteremo il discorso al Senato con attenzione, e magari la squadra sarà completata in modo migliore, ma ora non è più tecnico. Ora è politico, la verginità è persa.

 

 


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