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Non c’è neanche il rimbalzo del gatto morto. Crollo consumi e dei redditi, confermato da altri importanti indicatori. La SOLUZIONE

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Oggi Confcommercio e Confesercenti hanno diffuso le notizie circa l’andamento dei consumi ad ottobre ed il risultato è agghiacciante. L’accenno al secondo lockdown porta un bel -8,1% dei consumi in generale, con prospettive pessime, perchè il 40% delle vendite viene fatto nel periodo natalizio ed ora con il lockdown parziale o totale rischiamo di vedere un autentico massacro dei consumi e del settore del commercio. Ovviamente ci sono settore devastati come i servizi ricreativi, (-73,4%), alberghi (-60%) e ristornti (-34%).

Il crollo di consumi porta alla crisi economica ed ad una riduzione ulteriore di redditi e consumi che rischia di iniziare un ciclo negativo devastante per la nostra economia. Gli effetti si stanno già vedendo per il ripetersi di quel “Fenomenale effetto” secondario legato al calo dei redditi che cerco volontariamente il Senatore Monti nel 2012. I Redditi cadono, gli acquisti calano, soprattutto di beni importati non essenziali, e, miracolo, la bilania commerciale cresce:

L’avanzo commerciale dell’Italia è cresciuto a 5,849 miliardi di EUR nel settembre 2020 da 2,686 miliardi di EUR dell’anno precedente, ben al di sopra delle aspettative di mercato di 3,343 miliardi di EUR. Le esportazioni sono aumentate del 2,1 percento a 40,135 miliardi di euro guidate dai beni di consumo (+3,6 percento); beni capitali (6,4 per cento) e beni intermedi (0,9 per cento). Le vendite nell’Area Euro hanno rappresentato il 50,7% delle esportazioni totali e sono aumentate dell’1,4%, principalmente le spedizioni in Germania (6%) e Francia (2,3%). Nel frattempo, le importazioni sono scese del 6,4% a 34,286 miliardi di euro, principalmente a causa dei beni capitali (-5,8%) e dei beni di consumo non durevoli (-1,8%). Le importazioni dall’Area Euro sono diminuite dell’1,9 per cento. Considerando i primi nove mesi dell’anno, le esportazioni sono diminuite dell’11,6 per cento e le importazioni del 15,3 per cento a causa della crisi del coronavirus.

Vorrei farvi però notare che ad aprile la bilancia commerciale andò, improvvisamente, in negativo, perchè evidentemente i consumi ed i redditi stavano ancora tenendo. Quindi l’implosione delle esportazioni non era stata accompagnata da un calo delle importazioni ed ha mandato brevemente la bilancia commerciale in rosso. Ora le cose sono diverse: le attività manifatturiere sono attive, ma i consumi crollano ed ecco che abbiamo un record di bilancia commerciale.

Il Governo non dovrebbe dre dei ristori, dovrebbe preoccuparsi di rilanciare i consumi ed i redditi dei cittadini. I ristori son, francamente, una presa in giro. Bisogna pensare a compensare le vendite per impedire alla normale catena dei flussi finanziari, cioè die pagamenti, di interrompersi. Altrimenti avremo un’altra catena: di fallimenti.


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