Energia
Nigeria: esplode grande Oleodotto. Problemi per l’Export petrolifero
Esplode l’oleodotto Bodo Bonny, che porta al maggior porto petrolifero della Nigeria. Un duro colpo per il paese, probabilmente con cause dolose, proprio mentre l’export stava crescendo

Il Trans-Niger Pipeline, uno dei più grandi oleodotti nigeriani che trasporta il greggio dal Delta del Niger al terminale di Bonny, è stato scosso da una potente esplosione lunedì sera, proprio quando il primo produttore africano dell’OPEC aveva iniziato ad aumentare la produzione e le esportazioni di petrolio.
L’esplosione a Bodo, nell’area di governo locale di Gokana, nello Stato di Rivers, ha provocato un incendio di vaste proporzioni nella sezione dell’oleodotto che si trova nella zona, come riferiscono i media nigeriani.
Alle prime ore di martedì, ora locale, le autorità non hanno comunicato la causa dell’esplosione: un atto di vandalismo, un furto o un altro incidente.
Sebbene la causa dell’esplosione non sia ancora stata analizzata e resa nota, si ipotizza già che l’esplosione possa essere il risultato di un sabotaggio, alla luce delle minacce che i gruppi militanti della zona hanno recentemente lanciato, come riporta l‘outlet nigeriano Vanguard. I militanti hanno minacciato di attaccare le infrastrutture petrolifere nello Stato di Rivers, nel contesto di una crisi politica in corso tra lo Stato e il governo federale per l’assegnazione di fondi federali a Rivers.
L’oleodotto è gestito dalla Shell Petroleum Development Company of Nigeria Limited (SPDC) e trasporta il greggio dai giacimenti di Rivers e Bayelsa al terminale di esportazione di Bonny, dove viene caricato il Bonny Light, uno dei greggi più pregiati della Nigeria.
La nuova battuta d’arresto dell’industria petrolifera nigeriana arriva proprio quando il Paese ha aumentato la sua produzione di greggio negli ultimi mesi. Si stima che a febbraio la Nigeria abbia superato la sua quota OPEC+ grazie alle maggiori esportazioni e all’aumento della domanda da parte della più recente raffineria africana, la Dangote.
La Nigeria ha iniziato ad aumentare la sua produzione di petrolio l’anno scorso, dopo anni in cui non è riuscita a pompare la sua quota OPEC+ a causa di furti di petrolio e atti di vandalismo e dopo aver faticato a lanciare nuovi progetti.
I furti di petrolio e gli atti di vandalismo negli oleodotti affliggono da tempo l’industria petrolifera e del gas della Nigeria, allontanando le major dal più grande produttore OPEC dell’Africa e provocando spesso cause di forza maggiore nei principali terminali di esportazione del greggio.
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